Francesco Facchinetti ha voluto sostenere il padre, Roby Facchinetti, distrutto dalla tragedia che si sta consumando nella sua Bergamo, una delle città italiane più colpite dal Coronavirus. Con un messaggio dolcissimo postato su Instagram, Francesco ha espresso tutta la sua preoccupazione per il padre, che vede impaurito per la prima volta in vita sua, confessando di aver pianto insieme a lui gli amici persi a causa dell’epidemia.
“Ciao Papà, in questi giorni ti ho sentito giù. Per la prima volta mi sono detto: “Mio padre ha paura”. Non mi era mai successo prima e mi ha spezzato il cuore. Abbiamo pianto tanto al telefono per tutti gli amici che stai perdendo, che stiamo perdendo. Ma la cosa che più mi ha fatto soffrire è stato quel messaggio di 10gg fa quando mi hai scritto: “Francio, non so cosa fare. Perché tutto questo? Io cosa posso fare? Mi sento impotente”. Avrei voluto abbracciarti come facevi tu quando ero piccolo. Mi ricordo che mi coccolavi e tutto il mondo fuori si fermava. Ora avrei dovuto farlo io con te, ma non si può. Poi, hai trovato da solo quello che potevi fare: MUSICA. La musica ti ha sempre salvato, sempre. Allora hai alzato il telefono, chiamato il tuo vecchio amico e mio zio Stefano D’Orazio e avete scritto un capolavoro: Rinascerò, Rinascerai. Un una poesia, una canzone per la tua Bergamo. Questo pezzo non riporterà in vita i tuoi amici che se ne sono andati e gli altri che non ci sono più, ma in questo momento buio è la luce che di ti rincuora, anche solo per 4 minuti. Grande Papà, ti amo!
Tuo figlio
Francesco”
Roby Facchinetti ha infatti pubblicato da poco un singolo insieme a Stefano D’Orazio, “Rinascerò, rinascerai”, per dare sostegno alla città di Bergamo. Tutti i proventi della canzone saranno devoluti all’ospedale Papa Giovanni XXIII.
“Dopo aver visto in televisione le immagini dei camion dell’esercito che trasportavano le salme dei miei concittadini” racconta Roby “sono stato travolto dall’emozione, il pianto e la rabbia mi hanno portato al pianoforte e in pochi minuti è nata la musica e il titolo di “Rinascerò, rinascerai”. È stata un’ispirazione e un bisogno immediato, sentivo che dovevo fare qualcosa, in particolare per la mia città, così duramente colpita… Ho chiamato Stefano chiedendogli di affiancarmi nel progetto e affidando a lui il testo, che esprime perfettamente quello che ho provato, un matrimonio perfetto tra musica e parole. La canzone è il desiderio di rinascita e di speranza, una dedica a chi ci ha lasciato e ai loro familiari, un ringraziamento per tutti coloro che lavorano incessantemente al bene degli altri: medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero, sono gli eroi e le eroine di questi nostri giorni. Una preghiera per una città che non si arrende”