Una buona notizia sul fronte della battaglia al coronavirus arriva dal distretto biomedicale di Mirandola.
Nell’azienda Intersurgical della bassa Modenese, zona che nel 2012 fu duramente colpita dal terremoto, è stato realizzato un ventilatore polmonare doppio, un respiratore in grado di collegarsi a due pazienti affiancati, invece che a uno.
Il primo prototipo è stato prodotto in appena 72 ore ed è già stato testato, con successo, all’Ospedale Sant’Orsola di Bologna.
L’idea è venuta al team guidato dal professor Marco Rainieri del Sant’Orsola e al collega Alberto Zanella del Policlinico di Milano, entrambi luminari nella rianimazione, e rappresenta un aiuto preziosismo per poter potenziare i reparti di rianimazione.
Sergio Venturi, commissario della Regione Emilia-Romagna per l’emergenza, e il Presidente Stefano Bonaccini hanno espresso tutta la loro soddisfazione. Bonaccini ha scritto sulla sua pagina Facebook che il nuovo ventilatore polmonare “è stato testato all’ospedale Sant’Orsola di Bologna e funziona. Già nei prossimi giorni ordineremo quelli necessari e i primi saranno inviati nelle province dove la situazione è più critica”.