Una settimana fa un’insegnante di educazione fisica del liceo artistico Marco Polo di Venezia avrebbe redarguito alcune studentesse per essersi presentate in palestra con un top sportivo. Le ragazze sono state invitate a indossare una maglietta, sostenendo che quell’abbigliamento non fosse adatto a un contesto scolastico, e a chi non aveva la t-shirt è stato detto di infilarsi la felpa.
Lo sostiene Nina Mingardi, del collettivo Polo Las di Venezia, come riportato da La Nuova Venezia. Il motivo di tale divieto sarebbe nel fatto che tale abbigliamento avrebbe potuto distrarre i compagni maschi.
L’insegnante avrebbe inoltre fatto riferimento anche al decoro in ambiente scolastico, che imporrebbe di evitare top e abiti troppo succinti.
Una decisione non condivisa dalle studentesse che per protesta nella mattinata di oggi, giovedì 11 novembre, si sono presentate alle lezioni proprio indossando il capo d’abbigliamento vietato, vale a dire il top sportivo. “Non accetteremo di doverci coprire – ha puntualizzato Mingardi – per paura che qualcuno possa guardarci, toccarci o fischiarci. Non vogliamo essere educate alla paura, ma al rispetto. E, per insegnare il rispetto, mostrare le nostre forme è esattamente quello che faremo. Le ragazze andranno in top a scuola, in palestra e in qualsiasi posto vogliano. E, se verranno punite per questo, come collettivo siamo pronti a rispondere”. (fotografia generica, di George Pagan III su Unsplash)
