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Intervista a Giovanni Truppi, vincitore del Premio “Pimi” 2019 come Miglior Artista Indipendente dell’Anno

Il cantautore e polistrumentista Giovanni Truppi è stato uno dei protagonisti della 25ª edizione del MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti), in qualità di vincitore del premio “PIMI” 2019 come Miglior Artista Indipendente dell’Anno.

La cerimonia di consegna è avvenuta sabato 5 ottobre a FAENZA (RA) sul palco del Teatro Masini (Piazza Nenni – dalle ore 19.00), durante la serata dedicata al “Premio dei Premi”, il contest che riunisce i vincitori dei concorsi italiani intitolati ad artisti scomparsi, ideato da Enrico Deregibus e Giordano Sangiorgi. Per l’occasione, il cantautore napoletano ha presentato alcuni brani del suo repertorio.

La decisione di assegnare il premio “PIMI” a Giovanni Truppi è opera del Comitato Artistico del MEI, di cui fanno parte il giornalista e critico musicale Federico Guglielmi, il fondatore e direttore del MEI Giordano Sangiorgi, il giornalista Enrico Deregibus e il giornalista e direttore editoriale di ExitWell Riccardo De Stefano.

«Il MEI ha deciso di assegnare il Premio PIMI 2019 a Giovanni Truppi come miglior artista indipendente dell’anno per la sua capacità di rinnovare la canzone d’autore – afferma il comitato organizzativo del MEI – Grazie a un linguaggio che recupera il passato, Giovanni Truppi riesce a essere originale e unico nel panorama musicale italiano di oggi, senza scendere a compromessi di forma e contenuto, risultando profondo e pop al tempo stesso».

Ascolta l’intervista

 

Giovanni Truppi è un polistrumentista e cantante che per attitudine rievoca i grandi del cantautorato italiano degli anni ‘70, ma che al contempo si fa interprete e capofila di un modo di scrivere e comporre del tutto inedito. La sua forma canzone è profonda, provocatoria, complessa, imprevedibile e mai banale.

“Poesia e civiltà” (Virgin Records Italia/Universal Music), il primo lavoro del cantautore con una major, è un album di 11 brani inediti scritti da Giovanni Truppi, tra cui il primo estratto “L’unica oltre l’amore” e il nuovo singolo “Borghesia”, che prende spunto dal romanzo di Edoardo Albinati “La scuola cattolica”.

“Ho cercato di basare questo disco su quello che è più importante per me in questo momento – dichiara Giovanni Truppi – ovvero l’identità, la vita adulta, la bellezza, il modo in cui scegliamo di porci nei confronti degli altri e quindi il rapporto con la società. Tutti concetti che mi appassionano anche per via della grande fase di ridefinizione che stanno attraversando in questo momento storico. La poesia e la civiltà sono i punti cardinali verso i quali tendono tutti gli elementi di questo lavoro (gli argomenti delle canzoni, il lessico, gli arrangiamenti e la produzione), la scelta del titolo scaturisce da qui. Nel mettermi al servizio di questi due principi ispiratori ho sentito l’esigenza di abbandonare il linguaggio dei miei lavori precedenti e di costruirne uno nuovo, che rimandasse a una scrittura più classica e meno anarchica e spigolosa”.

Questa la tracklist completa dell’album: “Borghesia”, “Quando ridi”, “Conoscersi in una situazione di difficoltà”, “I miei primi sei mesi da rockstar”, “L’unica oltre l’amore”, “Mia”, “Adamo”, “Due segreti”, “Le elezioni politiche del 2018”, “Ragazzi”, “Ancient Society”.

Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981. Tra il 2010 e il 2017 ha pubblicato quattro dischi di inediti: “C’è un me dentro di me” (CinicoDisincanto/CNI 2009), “Il mondo è come te lo metti in testa” (I Miracoli-Jabajabamusic/Audioglobe 2013), “Giovanni Truppi” (Woodworm/Audioglobe 2015) e “Solopiano” (Woodworm/Audioglobe 2017) e tra il 2013 e il 2017 è stato protagonista di un tour di circa 300 date, con la sua band e da solo. Nel corso del 2014 ha progettato e costruito un proprio pianoforte ottenuto modificando un piano verticale: il risultato è uno strumento dalle dimensioni inferiori allo standard, smontabile, ed elettrificato tramite una serie di pick-up che permettono di amplificarlo. Truppi ha collaborato con lo scrittore Antonio Moresco per la scrittura della canzone “Lettera a Papa Francesco” ed ha partecipato come chitarrista alle registrazioni del disco del cantautore Stefano “Edda” Rampoldi “Graziosa Utopia” (Woodworm/Audioglobe 2017). Nel 2017 ha ricevuto il Premio Nuovo Imaie per la migliore interpretazione al Premio Tenco. Nel 2018 è stato candidato ai Nastri D’Argento per la migliore canzone originale per “Amori che non sanno stare al mondo”, brano composto per l’omonimo film di Francesca Comencini (Fandango 2017). Truppi ha inoltre scritto “La Domenica”, brano che fa parte della colonna sonora e del testo dello spettacolo teatrale “Il cielo non è un fondale” della compagnia Deflorian/Tagliarini.

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