Italia sferzata dal maltempo: nel Modenese ieri mattina il Panaro ha rotto l’argine destro a Gaggio, nel territorio di Castelfranco Emilia. Numerose le abitazioni evacuate e rimaste senza luce per tutta la notte (oltre 300 le persone che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni) tra Castelfranco Emilia e a Nonantola. Anche diverse aziende sono state invase dall’acqua.
A preoccupare, sempre nel Modenese, è stata anche la piena del fiume Secchia: a Modena è sceso sotto il livello di guardia e poco prima delle 8.00 è stato possibile riaprire al traffico ponte Alto e il ponte dell’Uccellino tra Modena e Soliera.
Anche il livello del Panaro e del Naviglio sono in calo e via Emilia est nella zona della Fossalta è libera dall’acqua e potrà essere riaperta nel corso della mattinata, dopo la pulizia della strada.
Sempre ieri l’enorme pressione dell’acqua ha fatto collassare un pilone di pietra del ponte Samone a Pavullo, sull’Appennino modenese.
Allagamenti anche sull’Appennino bolognese.
La Regione Emilia-Romagna ha chiesto lo stato d’emergenza.
Colpito dal maltempo anche il Bellunese, dove è alto il rischio di frane e valanghe e dove si è verificato il crollo di un piccolo ponte su un torrente a Gosaldo, facendo precipitare nel greto un mezzo dei vigili del fuoco, fortunatamente vuoto perché i tre occupanti si erano già messi al sicuro.
Nel Vicentino le piogge hanno determinato l’ingrossamento del fiume Bacchiglione.
Tragedia a Pignola, nel Potentino, dove un operaio di 51 anni è morto dopo essere stato travolto dall’acqua ed essere caduto in un canale. L’uomo, che lavorava per conto dell’ufficio tecnico comunale, era impegnato in un intervento per verificare le conseguenze del maltempo nella zona. (fotografia di copertina dai Vigili del Fuoco di Modena)