Home Sport Toscana La conferenza di Esciua: ecco il racconto con le parole dei protagonisti

La conferenza di Esciua: ecco il racconto con le parole dei protagonisti

Il numero uno ha fatto il punto su quanto fatto finora e sui programmi futuri a pochi giorni dall’inizio del ritiro della squadra a Pievepelago. Il primo annuncio riguarda il direttore generale, Vittorio Mosseri (“Porto qui la mia esperienza dirigenziale, vogliamo vincere sul campo e fuori”, le sue prime parole): “Lo conosco da tre anni e mezzo. È stata la prima persona che mi ha indirizzato verso la società. Conosce la città molto bene e da sempre frequenta lo stadio. Non è un uomo di calcio, ma questo lo considero un vantaggio per come intendo far funzionare il mio Livorno”. Poi la presentazione di Renzo Melani (“Ero ormai in pensione, ma al Livorno non ho saputo dire di no”), ex allenatore nella stagione ’83-84, come consulente sportivo: “Lo ringrazio per la mano che ci sta dando e per la conoscenza che ha della città, sono sicuro che sarà un elemento valido”. 

Esciua si è poi soffermato sulla questione campi di allenamento e ritiro. “Per quanto riguarda il Coni – afferma – l’ultima settimana di agosto sarà pronto un campo nuovissimo: lì ci alleneremo il mercoledì, il giovedì e il venerdì, mentre il martedì ed il sabato l’idea è di andare al Picchi. Gli juniores, invece, si alleneranno al Piancastelli. Dal 30 luglio al 13 agosto saremo in ritiro a Pievepelago, mentre dal 17 agosto andremo per dieci giorni a Vinci. La prima amichevole sarà il 3 agosto contro una selezione delle montagne pistoiesi. Successivamente affronteremo il Ghiviborgo, mentre il 9 agosto spero ci sia una partita di prestigio all’Armando Picchi. Mercato? Abbiamo preso dei giocatori che prima di tutto sono uomini veri”.

“Oggi per me è una giornata emozionante – afferma il direttore sportivo Raffaele Pinzani -, l’affetto che provo per questa città e per questa squadra è qualcosa di speciale. In quest’anno di assenza ho sempre avuto il sogno di tornare ed essere stato scelto dal presidente, persona di valore e di esperienza internazionale, per me è un onore. Io darò davvero tutto, per questa piazza sarei pronto a farmi ammazzare. Firmerei subito anche per dieci anni, mi piacerebbe lavorare a lungo con tranquillità. Avere al mio fianco Favarin, poi, mi gratifica enormemente: tutti insieme vogliamo costruire un Livorno bello e metterci nelle condizioni di poter competere per vincere”.

Il ds si è poi soffermato sul mercato: “Per quanto riguarda le quote abbiamo chiuso per Nardi, ragazzo che ha giocato la finale scudetto Primavera con la Fiorentina e che era stato cercato da diverse squadre. Siamo in dirittura d’arrivo anche per altri due-tre giovani e, complessivamente, siamo sulla strada giusta per completare il parco quote. Gli attaccanti? Se non sono arrivati è per colpa mia. Io non voglio prendere tanto per prendere: chi è in C vuole rimanerci, chi ha fatto dieci gol in D vuole andare in C. La situazione in questo momento è bloccata. Vogliamo provare a prendere i profili giusti: abbiamo fatto due reparti in cui siamo molto competitivi, per dare l’ultima pennellata non bisogna avere fretta. Gli attaccanti che arriveranno saranno di spessore. Budget? Sappiamo che le punte hanno un costo rilevante, ma se non abbiamo chiuso non è per questione di prezzo. Ripeto, non dobbiamo avere fretta”.

“Essere qui per me è un grande onore – dichiara il tecnico Giancarlo Favarin -, la piazza di Livorno merita altri palcoscenici. Noi metteremo tutto l’impegno possibile per raggiungere l’obiettivo che tutti si aspettano. Vogliamo fare una grande stagione. Come prima cosa vogliamo creare un gruppo coeso che abbia un grande senso di appartenza, poi sappiamo che partire bene alimenterebbe l’entusiasmo della piazza. Il modulo? La squadra deve saper fare più partite nella stessa partita giocando sempre per vincere, sia in casa che in trasferta. Mi piace andare a pressare alti gli avversari e che la mia formazione non molli mai. Girone? Cambia poco, il blasone di questa squadra e di questa società farà sì che tutti, contro di noi, faranno la partita della vita. Il girone D ha diverse squadre forti, ma in ogni caso devono essere gli altri a preoccuparsi di noi”.

Favarin, poi, si è soffermato sull’allestimento della rosa: “Fin qui la società mi ha accontentato con giocatori che soddisfano le mie richieste. Quanto sono soddisfatto da 1 a 10? Sicuramente 10. Le quote? Vogliamo averne valide in tutti i reparti per avere più soluzioni. In ogni caso, di base, ci siamo concentrati sugli esterni, sul portiere, su un centrocampista e su un attaccante.

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