Una storia di segregazione e isolamento quella raccontata da La Nazione e che vede protagonista una giovane pakistana reclusa in casa dalla propria famiglia per impedirle di frequentare un ragazzo di fede diversa dalla sua.
E’ stata lei stessa a chiedere aiuto ai Carabinieri, inviando loro una brevissima mail. I Militari della Compagnia di San Giovanni Valdarno (Arezzo) si sono immediatamente attivati per risalire all’identità dell’autrice del messaggio disperato. Identificata l’hanno raggiunta nella sua abitazione e, con una scusa, per non destare sospetti ai familiari, l’hanno condotta in caserma, dove ha raccontato tutti i dettagli della sua situazione: la giovane ha detto che dopo che la sua famiglia aveva scoperto la sua frequentazione con un ragazzo indiano, le era stato impedito di uscire di casa, se non per strette necessità e accompagnata dai fratelli maschi. Sarebbe stata privata anche del cellulare e dei documenti di identità. La ragazza ha inoltre raccontato di aver ricevuto minacce rivolte a lei e al suo fidanzato.
E’ però riuscita ad approfittare del computer, il cui utilizzo le era concesso per via della Dad, e così ha chiesto aiuto ai Carabinieri attraverso la mail. I Militari stanno continuando a indagare mentre la giovane sarebbe stata affidata a un centro antiviolenza, per metterla al sicuro. (fotografia di repertorio di Christin Hume da Unsplash.com)