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La toccante lettera di Roby Facchinetti a Stefano D’Orazio

A pochi giorni dalla morte dell’amico, Roby Facchinetti scrive una lettera a Stefano D’Orazio. Dopo essersi chiuso nel suo dolore, l’artista bergamasco ha voluto spiegare a tutti chi fosse per lui Stefano e il tipo di rapporto che li legasse. Un’amicizia che durava da una vita intera e che li ha portati a collaborare spesso, anche dopo lo scioglimento dei Pooh.

Ed è proprio in onore di uno di questi progetti, che Facchinetti fa un’ultima promessa al suo amico fraterno: “lavorerò perché il nostro Parsifal possa andare in scena e andarci come tu lo volevi”. Roby e Stefano stavano lavorando a un musical che, a causa della pandemia, hanno dovuto accantonare momentaneamente.

Ma ecco il testo integrale:
“Una lettera per te.
Caro Stefano… Quante frasi delle canzoni che hai scritto mi tornano in mente in queste ore difficili, amico mio… Soprattutto mi rimbomba nella memoria quel “Siamo nati per combattere la sorte / ma ogni volta abbiamo sempre vinto noi”. E mi incazzo, sai?, per lo scherzo crudele di questa sorte. Tu che amavi la vita, tu che le hai dedicato un inno, e la vita che ti ha portato via.
Però appunto sono momenti, questi, inevitabili momenti di smarrimento. Tu, Stefano, rimani e rimarrai.
Ed io da domani ti prometto che lavorerò perché il nostro “Parsifal”, anch’esso rinviato dalla pandemia, possa andare in scena e andarci come tu lo volevi. Mi assumo la responsabilità di questo, vivrò artisticamente anche e soprattutto per questo, d’ora in poi.
Ma ora le parole finiscono… E che rabbia anche a pensare che tu non ci hai neanche potuto lasciare l’ultima tua parola, Stefano, come avevi scritto nel nostro nuovo brano pensando a Valerio. E questa impossibilità di salutarti, starti accanto, sentire la tua ultima parola sconvolge tantissimo, credimi.
Però vale sempre quanto aveva scritto il nostro Poeta, sai? E senz’altro l’avrà ribadito anche a te, accogliendoti in un abbraccio là dove ora siete insieme, che alla fine quello che resta, quello che conta, specie in una vita come la tua, specie di una persona come te, è amore.
Amore, amore, amore, solamente amore.
Per ora dunque ciao, Stefano. Anzi… Solo una cosa, ancora. Grazie d’aver scritto per noi anche quei versi magnifici, nei quali ho la certezza che hai anticipato il senso forte di questo periodo tremendo, che recitano “Quando tutto sarà finito / torneremo a riveder le stelle”. Perché sai, pensandoci su, trovo bellissimo pensare che adesso che per te tutto è finito, per quanto ciò ci addolori, le stelle tu le starai facendo ridere: rendendole ancor più luminose. Perché adesso la tua casa è proprio lassù fra le stelle. Quelle stelle per cui pure tu hai dovuto timbrare il passaporto.
Roby”

Foto: pagina Facebook di Roby Facchinetti

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