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Laura Pausini vince il Golden Globe per “io sì (Seen)”

Laura Pausini trionfa ai Golden Globe e si aggiudica il premio per la Miglior canzone originale per “Io sì (Seen)”, canzone contenuta nella colonna sonora del film “La vita davanti a sé” di Edoardo Ponti, con Sophia Loren. La canzone è stata scritta da Diane Warren ed è stata adattata da Laura e dall’autore Niccolò Agliardi in italiano, spagnolo, francese e portoghese.

“Io sì (Seen)” era in gara con “Fight for You” di D’Mile, H.E.R. e Tiara Thomas, dal film “Judas and the Black Messiah”, “Hear My Voice” di Celeste e Daniel Pemberton, dal film “The Trial of the Chicago 7”, “Speak Now” di Sam Ashworth e Leslie Odom Jr., dal film “One Night in Miami” e “Tigress & Tweed” di Andra Day & Raphael Saadiq, dal film “The United States vs. Billie Holiday”.

“Non avrei mai sognato di vincere in Golden Globe, non ci posso credere”, ha commentato Laura sui social. “Molte grazie alla Hollywood Foreign Press Association. E grazie dal profondo del cuore a Diane Warren. E’ un incredibile onore poter ricevere un premio del genere per la nostra canzone, e il fatto che questa sia la nostra prima collaborazione rende tutto ancora più speciale. Grazie all’incredibile team formato da Edoardo Ponti, Niccolò Agliardi e Bonnie Greenberg. Tutta la mia gratitudine e il mio rispetto a Sophia Loren, è stato un onore dare la mia voce al tuo personaggio per portare un importante messaggio di tolleranza e unità. Dedico questo premio a tutti quelli che merita di essere ‘visti’ [gioco di parole con ‘Seen’, titolo originale del brano]. A quella ragazzina che 28 anni fa vinse il Festival di Sanremo e non si sarebbe mai aspettata di andare così lontano. All’Italia, alla mia famiglia, e a tutti quelli che hanno scelto me e la mia musica. E alla mia bellissima figlia, che da oggi vorrei ricordare con la gioia nei miei occhi, sperando che cresca e continui sempre a credere nei suoi sogni”.

 

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“Soul” si aggiudica il premio per il miglior film d’animazione e Aaron Sorkin ha ricevuto il terzo Golden Globe per la sceneggiatura, questa volta per “Il processo ai Chicago 7” (dopo i successi per “The Social Network” del 2011 e “Steve Jobs” del 2016). Rosamunde Pike vince il premio come Miglior attrice di film commedia-musicale per “I care a lot”, premio che ha sorpreso tutti, come quello di “Minari” come miglior film straniero. Grande ritorno do Jodie Foster che si aggiudica il premo per la miglior attrice non protagonista.

Momento davvero toccante quello del Golden Globe postumo a Chadwick Boseman, l’attore di “Ma Rainey’s Black Bottom” scomparso lo scorso 28 agosto per un tumore al colon. Il premio è stato ritirato dalla moglie Taylor Simone Ledward, visibilmente commossa. Altro momento storico per la premiazione di Chloé Zhao per “Nomadland”, film già premiato lo scorso settembre con il Leone d’Oro al Festival di Venezia. Si tratta del primo Golden Globe a una regista donna dai tempi di Barbra Streisand nel 1984.

Ma ecco tutti i vincitori.
Miglior film commedia-musicale: Borat – Seguito di film cinema
Miglior film drammatico: Nomadland
Miglior regia: Chloé Zhao (Nomadland)
Miglior attore film commedia-musicale: Sacha Baron Cohen (Borat – Seguito di film cinema)
Miglior attore drammatico: Chadwick Boseman (Ma Rainey’s Black Bottom)
Miglior attrice film commedia-musicale: Rosamund Pike (I Care A Lot)
Miglior attrice drammatica: Andra Day (The United States vs. Billie Holiday)
Miglior attore non protagonista: Daniel Kaluuya (Judas and the Black Messiah)
Miglior attrice non protagonista: Jodie Foster (The Mauritanian)
Miglior sceneggiatura: Aaron Sorkin (Il processo ai Chicago 7)
Miglior film d’animazione: Soul
Miglior film straniero: Minari (USA/Corea del Sud)
Miglior canzone: “Io sì”, Laura Pausini, Diane Warren, Nicolò Agliardi (La vita davanti a sé)
Miglior colonna sonora: Trent Reznor, Atticus Ross, Jon Batiste (Soul)

I vincitori delle serie tv.
Miglior serie drama: The Crown
Miglior serie comedy/musical: Schitt’s Creek
Miglior miniserie o film per la tv: La regina degli scacchi (The Queen’s Gambit)
Miglior attore protagonista in una serie drama: Josh O’Connor – The Crown
Miglior attore protagonista in una serie comedy/musical: Jason Sudeikis – Ted Lasso
Miglior attrice protagonista in una serie drama: Emma Corrin – The Crown
Miglior attrice protagonista in una serie comedy/musical: Catherine O’Hara – Schitt’s Creek
Miglior attore protagonista in una miniserie o film per la tv: Mark Ruffalo – Un volto, due destini (I Know This Much Is True)
Miglior attrice protagonista in una miniserie o film per la tv: Anya Taylor-Joy – La regina degli scacchi (The Queen’s Gambit)
Miglior attore non protagonista: John Boyega – Small Axe
Miglior attrice non protagonista: Gillian Anderson – The Crown

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