… e non solo, perché il giovane rapper, torinese d’adozione, di origini pugliesi, è riuscito ad agguantare oltre 2 milioni di visualizzazioni col video del nuovo singolo, in soli due giorni dalla sua pubblicazione.
Un prodotto quasi cinematografico, un breve film in cui primi frame ci catapultano all’interno, sembrerebbe, di un misterioso viaggio spaziale.
Ai nostri microfoni si è raccontato ed è stato un vero piacere conoscerlo e scoprire alcuni suo aspetti meno noti.
Shade, un fenomeno che, al contrario di quanto si potrebbe pensare, non è arrivato al successo all’improvviso. Alle spalle ha un lungo e nutrito background che nasce da molto più lontano. Pensate che a soli 16 anni (oggi ne 33) si è fatto conoscere all’interno della scena hip pop italiana partecipando a svariate manifestazioni e vincendone due.
Ma torniamo a quello che di certo sarà uno dei tormentoni più gettonati di questa estate, “Autostop”.
Divertente e sorprendente l’avvicinamento, progettato dall’artista, sia all’uscita del singolo che a seguire quella del video. Giusto per la cronaca
il 10 giugno è uscito un video “10 stili in un minuto” che si chiude così “Ma la hit estiva quando esce? Il 16 giugno”
Il 16 giugno l’uscita del singolo, ovviamente. Il 22 giugno invece Shade pubblica un trailer che ha anticipato di un giorno, l’uscita del videoclip
A Shade ho chiesto infatti se si aspettava un tale successo immediato, non solo del singolo in quanto tale, ma anche del video:
Di certo tante sono le frecce all’arco di Shade che lo fanno apprezzare da un vastissimo pubblico, capacità di essere rapper puro, di divertirsi col freestyle, di usare testi crudi, ma anche più leggeri su un sound decisamente più pop. Un ventaglio di opportunità che sono lampanti, ascoltando la sua discografia. Per esempio “Autostop” ha questo ‘sapore’ leggero, estivo..of course!, seppur accompagnato da un testo più riflessivo, determinato dalla recente emergenza sanitaria, come lo stesso Shade ha spiegato nel nostro collegamento telefonico:
Purtroppo nel corso della telefonata non c’è stato abbastanza spazio per trattare tutti, i tanti, ambiti in cui Shade si muove come il cinema, il doppiaggio, la scrittura per altri.
Oltre naturalmente a tutti i successi sfornati in questi ultimi anni sia singolarmente che in collaborazione con altri artisti. Una modalità questa che evidentemente gli è particolarmente gradita visto che già dal 2011 ha utilizzato, come si dice in gergo, il “featuring”
Per concludere, a Shade ho chiesto se oggi, secondo lui, è possibile per un rapper riuscire a mantenere l’anima originaria propria di questo genere musicale:
Patrizia Santini
Ciao sono ANDREA ESONO DA MIA NONNA IN PROVINCIA DI. ROVIGO