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Luca Carboni in mostra a Bologna con “Rio Ari O”

Ha inaugurato oggi, a Bologna, la mostra di Luca Carboni dedicata alla sua “Malacopia”, come l’ha definita lo stesso artista, ovvero la sua seconda attività poco conosciuta. “Rio Ari O – Luca Carboni, 40 anni tra musica e arte” sarà al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna fino al 9 febbraio 2025.

Come ha spiegato Carboni, il titolo prende spunto da gioco nato insieme all’amico Lucio Dalla: “Mentre suonavamo in studio, un suono senza senso che è diventato un simbolo perché anche visivamente ha una sua armonia, un suo impatto”.

Curata da Luca Beatrice, critico e curatore d’arte contemporanea, l’esposizione mette in mostra quarant’anni di carriera in cui Luca Carboni ha pubblicato dodici album in studio, un live e diverse raccolte. Ma nel frattempo ha coltivato altro, magari in solitudine o appartato: ha disegnato, dipinto, realizzato opere installative, raccolto immagini, perché nel suo percorso arte e musica sono andate insieme, l’una ispirava l’altra, l’una aiutava l’altra. Una parte nascosta, un percorso parallelo intimo e personale, sperimentale, quasi mai raccontata se non in alcuni rari momenti in cui Luca ha utilizzato disegni per copertine di album, immagini per proiezioni in alcuni tour e una raccolta di schizzi nel libro “Autoritratto” del 2004. Una parte che, come le canzoni, ha dentro, in modo profondo, la sua città, Bologna, le piazze, le strade, le chiese, figure femminili ispirate alle forme e alle linee dei portici.

Come si legge nella nota stampa: “Nella pittura mi ispirano le donne, i colori piatti delle bandiere, i cartelli stradali, i portici e le chiese. Nella produzione di solito mi piace mescolare la tempera, i colori acrilici, le bombolette spray per la pittura di strada, il tutto applicato sempre su diversi tipi di supporto, a volte la tela classica ma anche legni di recupero, compensati vari e altri materiali come il ferro, il cartone, la carta da pacchi e da regalo”, ha raccontato Carboni.

Sono oltre una cinquantina le opere pittoriche esposte, tutte realizzate a partire dalla metà degli anni ‘80. La mostra sarà completata da un programma di incontri pubblici che vedranno per protagonisti, oltre allo stesso Carboni, altri artisti che sono stati suoi compagni di viaggio.

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