Il 23 maggio nel corso del Consiglio dei ministri verrà deliberato lo stato di calamità per le zone colpite dall’alluvione che sta mettendo in ginocchio l’Emilia Romagna. Lo ha annunciato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Picchetto, aggiungendo che “si risponderà ai primi interventi. E’ già stato annunciato il blocco dei mutui e delle riscossioni tributarie“. Il drammatico bilancio parla al momento di 9 vittime accertate, diverse persone disperse, 4mila sfollati e oltre 10mila evacuati. I fiumi ad ora esondati sono 23.
“A pochi giorni dall’anniversario della prima scossa di terremoto del 2012, non esito a dire che siamo di fronte ad un altro terremoto” per portata dei danni, ha detto il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.
Nel frattempo, dalla serata di ieri ha iniziato ad allagarsi anche il centro storico di Lugo, nel ravennate. A causa delle esondazioni del Senio e del Santerno, le strade della città sono già sotto un metro d’acqua e gli allagamenti hanno già coinvolto il centro storico. “Si sono già verificate e potrebbero verificarsi interruzioni dell’erogazione dell’energia elettrica e dell’acqua.– scrive il Comune di Lugo – Chi si può portare ai piani alti ricordi di avere con sé cibo, acqua, eventuali medicine e il cellulare con il caricabatterie. Chi vive al piano terra deve lasciare l’abitazione e, se non ha alternative, andare al Pala Sabin in via Sabin 50“.
La situazione in Romagna e nel bolognese resta gravissima.