I Carabinieri della Stazione di San Giovanni in Persiceto, nel Bolognese, hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, nei confronti di un 34enne italiano, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi.
La misura cautelare è stata richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna a seguito delle indagini avviate dai Carabinieri di San Giovanni in Persiceto lo scorso 23 novembre, quando una donna, italiana sulla trentina, si è presentata in caserma per denunciare il compagno (il 34enne indagato) che la stava maltrattando da diversi mesi. La donna ha riferito ai Carabinieri che l’uomo aveva iniziato a trattarla male perché lei ne aveva scoperto una relazione parallela con un’altra. L’essere stato smascherato lo aveva fatto alterare al punto da aggredire fisicamente la compagna, come accaduto ad agosto.
Nella circostanza, il 34enne, dopo essersi infuriato con la donna che voleva terminare il rapporto, l’afferrava per il collo, la scaraventava per terra, schiacciandole la testa contro la porta finestra, e le urlava contro: “Io sono il diavolo, questa volta ti ammazzo davvero, ti faccio vedere cos’è la cattiveria”.
Non essendo ancora riuscita a lasciarlo, la malcapitata ci aveva riprovato dopo un mese, mentre si trovava in auto, seduta sul sedile di fianco all’uomo che stava guidando. Urtato dalla nuova richiesta di interrompere la relazione, il 34enne, dopo aver aperto lo sportello lato passeggero e tentato di spingere la compagna fuori dalla vettura in movimento, l’aveva colpita con un pugno in faccia e minacciata di provocare un incidente stradale se non avesse smesso di piangere e se non l’avesse perdonato. Raggiunto dai Carabinieri, il 34enne è stato sottoposto alla misura cautelare del Giudice. (fotografia di repertorio)