Le imprese manifatturiere hanno vissuto un forte incremento dell’intensità della competizione dovuta a molteplici fattori, come la globalizzazione e l’abbattimento delle barriere doganali, nonché il conseguente abbassamento dei prezzi finali che hanno eroso sensibilmente la profittabilità delle imprese locali. Tali cambiamenti hanno spinto le imprese manifatturiere a spostare la propria attenzione verso lo sviluppo di servizi complementari che potessero garantire loro un vantaggio competitivo rispetto all’accentuata concorrenza, sia locale che globale.
Questo è quanto emerge nel rapporto “Manifatturiero e servizi nella transizione in corso dei distretti dell’emilia-romagna. Nuove integrazioni e spinte innovative”, a cura di Marco Corsino, Antonio Daood, Paola Giuri, Renato Medei, Maurizio Sobrero, Enrico Supino edito da Franco Angeli e presentato a fine marzo 2021.
In un periodo in cui i servizi manifatturieri sono interessati da profonde trasformazioni nell’ambito produttivo e organizzativo imputabili anche alla convergenza di un insieme ampio di tecnologie a forte contenuto digitale, analizzare questi cambiamenti in un contesto avanzato come l’Emilia-Romagna può aiutare a cogliere le trasformazioni e le innovazioni in atto nei servizi in senso più generale: dai servizi offerti ai nuovi profili dei team di lavoro.
La ricerca presentata in questo rapporto e svolta dal Dipartimento di Scienze Aziendali dell’Università di Bologna si prefigge questo obiettivo. Essa si colloca nell’insieme più ampio di iniziative volte ad analizzare l’evoluzione dei servizi in Italia promossa da CFMT con diverse istituzioni universitarie italiane e con approfondimenti legati a diversi ambiti regionali.
Ne ha parlato con Patrizia Santini il presidente di Cfmt Pietro Luigi Giacomon.