Si dovevano sposare lo scorso 14 marzo ma poi hanno dovuto rimandare le nozze a causa della pandemia da Covid-19. Chiara, bergamasca, e Vincenzo, faentino, hanno così fissato una nuova data per il loro matrimonio: sabato 17 ottobre. Ma a rovinare i piani dei due ragazzi arriva la seconda ondata del virus e il conseguente Dpcm del 13 ottobre, che per le cerimonie impone pranzi o cene con non più di 30 persone.
La coppia, che racconta la sua “avventura” in un’intervista rilasciata all’edizione locale de Il Resto del Carlino, ha così deciso di suddividere gli 88 invitati in tre ricevimenti separati, tenutosi lo scorso weekend al Borgo dei Guidi, nel parco della famosa cantina Podere dal Nespoli, a Civitella di Romana (FC).
“Sabato sera – racconta Chiara al quotidiano – abbiamo festeggiato con i miei parenti e amici arrivati da Bergamo: era la serata dedicata alla sposa. Domenica a pranzo abbiamo avuto i nostri amici più stretti e a cena i 27 compagni scout di mio marito”.
Per tutta la prossima settimana i neosposi hanno inoltre in programma piccole cene con qualche invitato rimasto fuori dai tre ricevimenti. Insomma Chiara e Vincenzo hanno superato gli ostacoli delle nuove norme, ideando un matrimonio “itinerante”, come lo ha definito la stessa Chiara. (fotografia di repertorio)