Il 30 marzo uscirà in tutte le librerie e negli store online “Max90. La mia storia. I miti e le emozioni di un decennio fighissimo”, il nuovo libro di Max Pezzali edito da Sperling & Kupfer. Un inno agli anni 90, in cui Pezzali ha raccolto modi di dire, oggetti e icone presenti nelle sue canzoni per mostrare una generazione e il suo immaginario.
Partendo dai primi anni 90, quando gli 883 si fecero conoscere con “Hanno ucciso l’uomo ragno”, brano che è poi entrato nella storia della musica italiana, con il racconto in musica della vita di provincia e del mito americano, i pomeriggio passati in sala giochi e la vita senza cellulare.
Immagini vivide di un decennio che Max Pezzali ha saputo consegnare come nessun altro, fino a renderle mitiche. In questo libro, Max ha raccontato gli anni 90, una generazione e il suo immaginario. In quegli anni, cosa rappresentava la maglietta nera citata in Non me la menare? Che cosa voleva dire scrivere lunghe lettere d’amore come si canta in “Come mai”, o «trafficare» con i VHS e le riviste a luci rosse, come fanno i protagonisti di “Cumuli”?
Questo e molto altro in una autobiografia con aneddoti divertenti con i brani degli 883 come colonna sonora.