La sua azienda si trovava in grosse difficoltà, prima la pandemia poi i rincari delle materie prime e dell’energia, tanto che era dovuto ricorrere alla cassa integrazione per poi annunciare, nei giorni scorsi, che nel giro di qualche settimana avrebbe cessato l’attività.
Difficoltà dalle quali è stato evidentemente sopraffatto: rimasto solo nella sua azienda di Sant’Andrea in Casale, frazione di San Clemente (Rimini), l’imprenditore 60enne Claudio Fiori, residente a Taverna di Monte Colombo, ha compiuto un gesto estremo bevendo acido muriatico da una bottiglia. È stato lui stesso, forse per un disperato ripensamento, a chiamare i soccorsi, telefono al 118. Sul posto è giunta l’ambulanza e Claudio Fiori è stato trasportato in condizioni disperate all’Ospedale Infermi di Rimini.
Nonostante i tentativi dei medici di salvarlo, l’imprenditore si è spento nella notte tra martedì e mercoledì.
Nell’ufficio dove Fiore ha bevuto l’acido muriatico sono giunti i Carabinieri che non hanno trovato alcun biglietto che potesse spiegare il gesto estremo. (fotografia dal profilo Facebook di Claudio Fiori)