Sentenza storia del Tribunale di Milano, per la prima volta in Italia un giudice ha ordinato in via cautelare d’urgenza a Apple di fornire ai genitori di un ragazzo, morto in un incidente stradale un anno fa, il recupero dei contenuti digitali dall’account del figlio. Durante l’incidente il telefono era andato distrutto e i genitori non erano riusciti a recuperare i dati, che però erano salvati online nel cloud.
I coniugi avevano provato a spiegare ad Apple che, per cercare di colmare il vuoto lasciato dalla morte del figlio, avrebbero voluto recuperare i video, le foto e le ricette (era chef) che aveva annotato sul cellulare per realizzare un progetto in sua memoria. Apple si era sempre opposta invocando anche la protezione dell’identità di terzi in contatto con il ragazzo e la sicurezza dei clienti.
La giudice, Martina Flamini, ha però decretato che la richiesta dei genitori è legittima e ha disposto che che video e fotografie siano forniti ai genitori. Infatti nel Codice della privacy, in un paragrafo sulla tutela post-mortem, è contenuta una norma che demanda alla persona la scelta in vita se lasciare o no agli eredi la facoltà di accedere ai propri dati, e che, in assenza di un suo espresso divieto scritto, attribuisce i diritti sui dati del defunto a chi agisca per ragioni familiari meritevoli di protezione.