Dopo la morte di Michele Merlo, il cantante 28enne deceduto la scorsa notte nella Rianimazione dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dove si trovava ricoverato a seguito di un’emorragia cerebrale scatenata da una leucemia fulminante, l’Ausl di Bologna ha comunicato di voler ricostruire quanto accaduto.
Il giovane artista, originario di Rosà (in provincia di Vicenza), era stato ricoverato giovedì scorso, dopo essersi sentito male a casa della fidanzata, durante una cena tra amici, e sottoposto un delicato intervento chirurgico. Nella giornata di ieri, quando le sue condizioni stavano gradualmente peggiorando, la famiglia aveva comunicato che il giovane artista mercoledì si era recato presso il pronto soccorso di un altro ospedale del Bolognese, lamentando un forte mal di testa e mal di gola (come tra l’altro lui stesso aveva scritto in un post su Instagram), venendo però rimandato a casa, probabilmente scambiando i sintomi con quelli di una banale forma virale.
E oggi l’Azienda Usl di Bologna ha scritto in un comunicato stampa, nel quale esprime “vicinanza e cordoglio alla famiglia di Michele Merlo”, che “l’Azienda, sentita anche la famiglia, sta ricostruendo la vicenda a partire dal primo accesso del giovane all’Ospedale di Vergato, avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 2 giugno, e dove risulta essere stato visitato dal Medico di continuità assistenziale. È in corso inoltre la ricostruzione puntuale del soccorso in emergenza avvenuto il giorno successivo che ha condotto all’intervento e al ricovero in Rianimazione. La direzione – conclude la nota – ha dato quindi mandato al Risk Manager aziendale di procedere ad attivare l’iter per un audit di rischio clinico”. (fotografia dalla pagina Instagram di Michele Merlo)