Il miracolo di San Gennaro non si è ripetuto. Quando l’ampolla con le reliquie del martire patrono della città di Napoli è stata estratta dalla cassaforte, il sangue era solido, come ha annunciato monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella di San Gennaro del Duomo che ha officiato la santa messa, ma i fedeli non perdono la speranza di vedere ripetersi il prodigio della liquefazione del sangue entro sera.
Il miracolo di dicembre commemora l’intervento di San Gennaro che, il 16 dicembre 1631, salvò Napoli da un’eruzione del Vesuvio. E’ chiamato il “miracolo laico” e si tratta del terzo appuntamento dell’anno liturgico con la liquefazione del sangue del Santo (gli altri sono la prima domenica di maggio e il 19 settembre). Secondo gli esperti, a volte i miracoli di dicembre e maggio non si ripetono, ma è risaputo che non è di buon auspicio secondo la tradizione popolare.
Se guardiamo al passato, il miracolo non si è ripetuto nel 1939 e nel 1940, anni in cui scoppiò la seconda Guerra Mondiale e l’Italia entrò in guerra. Nel 1973 si diffuse l’epidemia di colera a Napoli e, nel 1980, ci fu il terremoto in Irpinia. Se si crede o meno alla tradizione il 2020 ha già avuto la sua dose di sventura, cosa potrà accadere ora? Inutile dire che sul web si è scatenata l’ironia su tutti i canali social.
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