Oggi, 13 febbraio, si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Radio. Questa giornata, creata nel 2011, viene festeggiata a partire dal 2012: un modo attraverso cui l’UNESCO ha deciso di proteggere e salvaguardare questo storico strumento di comunicazione di massa che, nonostante il web, rimane il mezzo di comunicazione più diffuso a livello globale.
Tra l’altro la radio è il mass media che più di tutti è riuscito ad adattarsi ai cambiamenti della società, come le innovazioni tecnologiche, e ben il 58% di giovani continua ad essere un ascoltatore regolare di programmi radiofonici.
“Quest’anno – si legge sul sito Unesco – la Giornata Mondiale della Radio è dedicata alla diversità: di radiogiornalisti, di contenuti, di programmi. In quanto potente strumento per celebrare l’umanità in tutta la sua diversità e piattaforma per il dibattito democratico, la radio può costituire un’esperienza di diversità e rappresentare un’arena in cui tutte le voci possono parlare ed essere ascoltate”.
Ed è grazie all’affetto e alla fedeltà dei nostri ascoltatori se Radio Bruno ha potuto festeggiare pochi giorni fa uno straordinario successo di ascolti. La nostra emittente ha infatti superato gli 800.000 ascoltatori nel giorno medio per la prima volta: sono 806.000 infatti le persone che hanno dichiarato di sintonizzarsi sulle frequenze di Radio Bruno nella rilevazione Ter relativa al secondo semestre del 2019.
“Siamo molto soddisfatti; si tratta di un incremento di risultati già importanti – commenta l’editore, Gianni Prandi, – frutto di lavoro di squadra, investimenti, impegno e scelte che guardano al futuro, tra cui l’acquisizione di nuove frequenze, il potenziamento della radiovisione e la possibilità di ascolto in DAB per raggiungere un territorio sempre più vasto”.