L’orsa JJ4-Gaia, che aveva aggredito padre e figlio sul Monte Peller, in Trentino, per ora è salva.
Il Tar di Trento ha infatti accolto, seppur parzialmente, il ricorso presentato dalle associazioni animaliste Lav, Wwf, Lac, Lipu e Lndc.
Il Tar, in sostanza, ritiene che prima dell’abbattimento, comunque previsto dal protocollo Pacobace in caso di pericolosità, la Provincia di Trento debba mettere in campo misure come la cattura e la reclusione dell’animale, oltre che procedere ad applicare all’orsa il radiocollare.
L’ordinanza di abbattimento, lo ricordiamo, è stata firmata da Maurizio Fugatti, Presidente della Provincia Autonoma di Trento, dopo l’aggressione dei due uomini.
“JJ4- GAIA, almeno per ora, è salva, ma ci saranno presto altre udienze. Faremo tutto il possibile insieme ai nostri avvocati perché lo possa essere per sempre. Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi! Voi continuate a sostenerci e a farvi sentire in difesa di questi splendidi animali”, ha scritto in un post pubblicato sui social la Lav (Lega anti vivisezione).
“Ieri sera – ha dichiarato in mattinata Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente – abbiamo formalizzato la richiesta all’Avvocatura Distrettuale dello Stato di proporre con urgenza ricorso dinnanzi al Tar per ottenere l’annullamento dell’ordinanza di abbattimento dell’orsa Gaia. Il nostro scopo è quello di garantire la migliore convivenza possibile fra uomo e natura”. (fotografia di repertorio)