La quarta stagione de La Casa di Carta, firmata da Alex Pina, una delle serie più amate dal pubblico giovane e non solo, al via dal 3 aprile su Netflix, inizia col caos. Nel caos.
Ed è proprio questo che poi sarà un ritmo costante nella quarta stagione. Contrasti, contrapposizioni prendono vita all’interno della serie portando la stagione ad un livello più alto e trovando la quadra tra azione e introspezione psicologica dei personaggi, il tutto sotto l’alone dell’incertezza, dell’improvvisazione, della decisione non premeditata.
Se eravamo stati abituati ad una azione per certi versi fine a se stessa, dove la spettacolarizzazione all’americana sembrava essere un leitmotiv costante e dove il tutto rientrava nel cerchio anticipatore della mente del Professore e nella lotta a distanza con il colonnello Prieto prima e con l’ispettrice Alice Sierra e il colonnello Tamajo poi, con la nuova stagione le scelte registiche cambiano e le dinamiche relazionali si approfondiscono.
Chi ha già visto in anteprima la serie, ne parla un gran bene.