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Pisa-Reggina 0-1, le parole dei protagonisti nel dopo gara

Commenta la sconfitta contro la Reggina il direttore generale del Pisa Giovanni Corrado: “Credo che in termini di approccio non devo rimproverare niente, in questo momento non stiamo raccogliendo in base al loro valore ed al loro impegno.
Dobbiamo fare di più e guardarci negli occhi, non stiamo facendo il sufficiente.
Prima di parlare di Maran, che sarebbe ingeneroso, questa società ha affrontato le difficoltà come società in prima persona.
Oggi i primi a farsi un esame di coscienza siamo noi. Non sono felice, sicuramente i nostri valori non sono questi, dobbiamo lavorare di più.
C’è stata la reazione che con il SudTirol è mancata, oggi però non basta solo quello.
Dopo il goal non abbiamo giocato, questo è un limite, tendiamo a disunirci. Nessuno pensava di avere un punto, al primo evento negativo tendiamo a disunirci, non va bene, è uno dei tanti elementi sui quali si deve lavorare.
È una piazza che giustamente pesa, merita tanto, sono i primi i giocatori ad essere scontenti.
Tanti ragazzi non stanno rendendo al meglio, è un momento difficile, dobbiamo stare vicino a loro, un po’ di credito ce l’hanno. Riusciranno da questo momento.
La terza partita di fila che dobbiamo cambiare in casa per uno stato febbrile, le cose in tutti i sensi non vanno come vorremmo.
Dobbiamo andare a prenderci la svolta.
Sono situazioni difficili, dobbiamo iniziare a farsi che le cose che accadono le decidiamo noi, non basta quello che stiamo facendo. Noi abbiamo costruita la squadra più tardi, abbiamo giocato però un mese in più. Il tempo per realizzare e dimenticare e necessariamente più ampio.
Tutto quello che decidiamo lo facciamo insieme, altrimenti sarebbe troppo facile”.

Claudio Chiellini: “Ovvio che quando le cose non vanno dobbiamo fare di più, si vince e si perde tutti insieme.
Dobbiamo capire gli errori e tornare alla vittoria: quando si cambia tanto è complicato ripartire, ci vuole del tempo per adattarsi e conoscere il nuovo allenatore.
In questo momento le cause sono tante, dobbiamo cominciare a migliorarci tutti.
Abbiamo avuto un mese e mezzo meno per fare la squadra, ci sono stati dei cambiamenti ma non è una scusante. È difficile fare delle valutazioni: siamo anche sfortunati con gli infortuni, è ovvio che sta piovendo sul bagnato.
Penso che si vince e si perde tutti insieme, adesso siamo più scarsi ma è giusto puntare dalle stesse persone. La rosa è forte e ne usciremo.
Maran è in discussione, lo siamo tutti.
Sulla direzione di gara, dispiace che sia chiamato il Var in occasione del goal di Masucci”.

Le parole dopo il ko contro la Reggina del tecnico neroazzurro Rolando Maran: “Meritano di più i tifosi, lo sappiamo, hanno sempre spinto senza fermarsi un secondo e siamo delusi per non aver ripagato l’affetto.
È un aspetto di squadra e personale da grande dolore. Vogliamo, dobbiamo fare qualcosa di diverso.
Noi dovremmo stare zitti ma voglio dire che fino al goal abbiamo fatto una buona gara, sempre corti e tosti, con tante situazioni.
Dopo il goal viene ansia e la gola: siamo poi rientrati bene, l’episodio del goal che ci viene annullato perché due si incrociano con le gambe.
Via via sale l’ansia e si perdono distanze, non deve accadere e va a finire che perdiamo identità.
Le ragioni tecniche e caratteriali sono queste, ci stiamo lavorando.
Dobbiamo capire, essere responsabili e vedere da dove passano certe cose.
L’impegno è al massimo altrimenti non direi queste cose.
Per la mia esperienza l’ultima cosa a cui pensare è che Venezia sia l’ultima speranza per mantenere la panchina.
Qua c’è una società e una squadra intera che rema dalla stessa parte, mi dà forza e slancio in un momento del c****. Le parole sono finite, dobbiamo fare qualcosa di diverso, ora basta.

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