Lo scorso 28 marzo il Dirigente del Compartimento della Polizia Stradale per la Lombardia ha diramato una nota, indirizzata a tutte le sezioni della Regione, nella quale viene fortemente consigliato che, nel caso frequente di veicoli che non rispettino l’alt, le pattuglie si dovranno limitare ad annotare il numero di targa, modello del veicolo e direzione di marcia, allo scopo di diramare, ad altre pattuglie, le ricerche tese al rintraccio dei fuggitivi. Lo rende noto, riportandolo in un comunicato stampa, Gianpiero Timpano, Segretario Nazionale del SAP (Sindacato Autonomo di Polizia).
“Tale consiglio – si legge nella nota stampa – viene elargito con un’esaustiva elencazione delle numerose conseguenze – penali, amministrative, disciplinari, erariali, nonché di quelle etico morali – nelle quali si incorrerebbe nel caso in cui il tentativo di bloccare la marcia dei malintenzionati dovesse generare “danni collaterali”. Riteniamo che gli operatori ben conoscono i rischi, anche normativi, di un mestiere sempre più difficile da esercitare, ma abbiano altrettanto chiaro il servizio che devono garantire al Paese. La consapevolezza di doversi preoccupare maggiormente delle responsabilità piuttosto che delle insidie dei malfattori di turno è davvero mortificante; vorremo preoccuparci di assicurare i delinquenti alla giustizia e non delle conseguenze interne!”
“Le forze dell’ordine prive di autorevolezza e di serenità operativa non possono assolvere il loro compito istituzionale e non impediranno che taluni soggetti, oltre a fuggire impunemente, compiano reati ben peggiori di quelli previsti dal Codice della Strada”. (fotografia di repertorio dalla pagina Facebook della Questura di Ferrara)
AGGIORNAMENTO: non si è fatta attendere la replica della Polizia Stradale, riportata dall’agenzia Ansa: con le direttive impartite, precisa la Polstrada, “non si è mai voluto venir meno al compito di inseguire gli automobilisti inottemperanti all’obbligo di arrestarsi all’alt” ma c’è “l’esigenza di garantire la maggiore tutela possibile all’incolumità degli utenti stradali e degli stessi operatori di polizia“.
Agli operatori, prosegue la Stradale, si raccomanda “di adottare in tali occasioni tutte le opportune cautele senza, ovviamente, venir meno ai propri compiti istituzionali“.