Questo 7 marzo, presso la sala consiliare di Palazzo Stefanelli, si è tenuta l’iniziativa “Sandy Iannella e le barriere nel calcio femminile”, organizzata dal Comune di Pontedera e dall’US Città di Pontedera. All’incontro hanno preso parte, oltre al sindaco Matteo Franconi e al direttore organizzativo granata Andrea Bargagna, la stessa allenatrice della Primavera granata, unica donna ad allenare una squadra maschile di un club professionistico in Italia, e alcune giovani calciatrici delle squadre under 15 e under 12 in compagnia dello staff tecnico. Un’occasione per raccontare tante storie di sport tutte al femminile.
Sindaco Franconi: “Avere Sandy a Pontedera ci dà l’opportunità di mandare un messaggio importante al mondo sportivo italiano. Cercheremo di supportarla affinché la sua storia sia di esempio per altre società sportive. Questi eventi sono importanti perchè danno valore al lavoro che viene svolto quotidianamente da società e addetti ai lavori”.
Bargagna: “Ringrazio la famiglia Pantani che ha piantato il seme del calcio femminile a Pontedera. Sandy, in virtù di quello che è e rappresenta, ha un compito prezioso nell’ottica di abbattere le barriere di genere nel calcio. C’è tanto da imparare rispetto ad altri Paesi, ci vuole coraggio. Ci tengo a sottolineare il lavoro di Salvatore Costa e Catia Giani, che si stanno spendendo molto per lo sviluppo del settore femminile”.
Iannella: “Sono orgogliosa di essere qui. Sono a Pontedera da 4 anni e ormai per me è una famiglia.
Spero che un giorno il mio caso non farà più notizia e che sia solo l’inizio di una rivoluzione: le donne che hanno passione e competenza possono affrontare anche sport etichettati come “maschili”. Voglio dare voce a quelle ragazze che sognano un futuro da allenatrice. Penso che la sinergia uomo-donna possa funzionare sia nel calcio maschile che nel femminile”.
Salvatore Costa (Responsabile settore giovanile femminile US Città di Pontedera): “Il nostro obiettivo è crescere sempre di più, mantenendo ben saldi i valori morali delle nostre squadre. Credo che se vogliamo dare un messaggio forte dobbiamo portare il calcio femminile nelle scuole, come abbiamo già fatto in alcuni istituti del territorio. Stiamo lavorando per provare a regalare un campo ad hoc per le ragazze, sarebbe un passo in avanti importantissimo”.