Home Cronaca Può riabbracciare il suo cane, un pastore tedesco, grazie alla Polizia

Può riabbracciare il suo cane, un pastore tedesco, grazie alla Polizia

Grazie alla Polizia di Bologna un uomo ha potuto riabbracciare il suo cane, un pastore tedesco che lo scorso 9 dicembre è stato sequestrato dagli uomini della volante del Commissariato Due Torri San Francesco intervenuti in via del Borgo di San Pietro a Bologna, dopo alcune segnalazioni di persone che stavano picchiando un cane.

Gli Agenti, giunti sul posto, hanno sorpreso tre individui in evidente stato di alterazione alcolica, privi dei dispostivi di protezione individuale anti-Covid, con il pastore tedesco al seguito. Si trattava di un lettone di 38 anni, di un ucraino di 28 e di una donna ucraina di 40, tutti senza fissa dimora e con precedenti. I due uomini hanno dichiarato ai poliziotti di essere entrambi padroni del cane, mostrando un atteggiamento aggressivo verso l’animale, strattonandolo e spingendolo a terra. I tre sono stati condotti in Questura per ulteriori accertamenti: i due uomini sono stati denunciati per il reato di maltrattamenti di animali e tutti e tre sono stati sanzionati per ubriachezza e violazione della normativa anti-Covid.

Il povero cane, dotato di microchip, è stato “sequestrato” e affidato al canile comunale, anche al fine di rintracciare il legittimo proprietario. Poi dopo alcuni giorni, il 22 dicembre, si è presentato in questura un uomo di nazionalità francese che cercava disperatamente il proprio cane di nome Ricky, spiegando agli agenti di averlo affidato a una persona a seguito del ricovero all’Ospedale di Piacenza per via di un malore. Non potendo prendersi cura del proprio animale domestico, aveva deciso di affidarlo all’unica persona che si era resa disponibile nell’immediatezza, un uomo appena conosciuto. Successivamente però quella persona si era resa irreperibile. Pertanto, non appena dimesso dall’ospedale, si era messo alla ricerca del suo pastore tedesco.

Gli Agenti hanno verificato che il cane si trovava ancora all’interno del canile, dove era stato ribattezzato “Houdini”, perché sempre dedito alla fuga, e godeva di ottima salute. A quel punto i poliziotti hanno accompagnato il proprietario di Ricky al canile, rallegrandosi per aver contribuito a rendere il Natale più gioioso per entrambi.

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