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Quanto è rock un abbraccio!

Sì, perché da inviata, come da telespettatrice una delle immagini di quest’anno che mi rimarrà nella memoria, è quella dell’abbraccio finale tra Maneskin, Fedez e Michielin, giovani felici sul podio che si stringono in un gesto che al momento non ci è consentito ma che richiama forte la voglia di dire “lo rifaremo presto.

Questo Festival 2021 ha visto mancare questo: gli sguardi dal vivo, le strette di mano, il fatto di poter respirare la stessa aria, di sentire gli stessi profumi e di non viverlo solo tramite uno schermo ma dal punto di vista dell’affetto e dell’entusiasmo dei cantanti in gara non è stato certo manchevole.
Per questo abbiamo cercato di portare ai nostri ascoltatori e telespettatori un racconto che non facesse invidia alle esperienze passate, carico di volti, voci e curiosità, come quando abbiamo giocato a fare il toto pronostico per il podio coi cantanti in gara (vinto da Willie Peyote) o come quando abbiamo chiesto ai big “che cos’è per te Sanremo” e abbiamo capito quanto rappresentasse per tutti poter tornare a fare musica dopo un anno di stop, poter tornare a cantate per i propri fan prima che per la gara.

Non sono mancate risposte argute e divertenti, come quella di Ermal Meta “Pippo Baudo” o dello Stato Sociale che ci ha detto “Ginkgo Biloba…Post pioggia” (potete rivedere tutti i video sul nostro canale instagram @radiobruno ).
 Abbiamo vissuto situazioni particolari, come quando abbiamo raggiunto Arisa che si stava spostando in auto e che, non volendo perdere l’occasione di chiacchierare con noi, si è prestata a un’intervista “in movimento” trasformatasi in un siparietto divertentissimo o come quando Francesco RengaFrancesco Gabbani si sono “incrociati” in un’intervista e hanno potuto scambiare due chiacchiere da vecchi amici, con noi presenti a fare da collante!

Vi chiederete com’è possibile che due artisti possano “incontrarsi” se sono a distanza, non l’ho specificato ma lo faccio ora, abbiamo realizzato tutte le interviste, audio e video, in videochiamata e in totale sicurezza, noi dal nostro studio tv che abbiamo soprannominato “Sanremo Room” (avete visto che lavoro fantastico hanno fatto i nostri tecnici???) e gli artisti da…dovunque fossero! 
Abbiamo così lottato (e vinto!) contro gli imprevisti tecnici e le mancanze di connessione e abbiamo potuto anche godere di chi, ormai abituato come tutti a vivere una quotidianità a distanza, ha pensato di allestire la propria postazione interviste con gusto ed eleganza, come Gaia, che ha preparato un vero e proprio set che poteva ricordare un salottino immerso nella natura e nel design.

È stato difficile ma è stato bellissimo. L’affetto è arrivato forte anche da chi ci ha seguito, giudice ultimo del nostro lavoro che voleva essere un racconto fatto di musica, parole e atmosfere che potessero portare un po’ di leggerezza in un periodo così pesante.
Speriamo di esserci riusciti.

di Laura Padovani

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