A quindici anni dalla scomparsa di Michael Jackson, avvenuta nel 2009, arriva una rivelazione shock svelata da un nuovo docu-film sul Re del Pop. Come è noto, Michael morì a soli 50 anni per un arresto cardiaco a causa di un’intossicazione acuta di propofol, un potente anestetico che utilizzava per risolvere i suoi problemi di insonnia. Il medicinale gli fu somministrato dal medico Conrad Murray, che a termine del processo fu riconosciuto colpevole di omicidio colposo involontario e condannato a quattro anni di carcere.
Il nuovo documentario realizzato da TMZ sarà incentrato proprio su questa vicenda e cercherà di fare chiarezza sulle dinamiche che portarono alla morte del Re del Pop. “TMZ Investigates: Who really killed Michael Jackson”, questo il titolo del lungometraggio, sarà trasmesso negli USA da Fox il prossimo 6 settembre.
Come fanno sapere i media statunitensi, il documentario contiene rivelazioni e testimonianze di chi ha avuto un ruolo nella vicenda e nelle indagini, tra questi anche Orlando Martinez, detective della polizia di Los Angeles. Secondo quanto dice il detective, Murray non fu l’unico responsabile della morte di Michael: “Per molti anni tutti questi diversi professionisti avevano permesso a Michael di ottenere le medicine che voleva, quando le voleva, dove le voleva, tutti loro sono il motivo per cui è morto”.
Da quanto riporta il documentario, Jackson non assumeva solamente il propofol, ma anche grandi quantità di Demerol, un antidolorifico con effetto narcotico simile alla morfina, che viene utilizzato per trattare pazienti con dolori di media e alta intensità e che può dare dipendenza. A quanto pare il Re del Pop era caduto nella morsa della dipendenza, tanto da arrivare a farsi creare 19 identità diverse per farsi prescrivere i farmaci.
Harry Glassman, il chirurgo plastico di Jackson, nel documentario lancia una pesante accusa: “Michael fu responsabile, in larga misura, della propria scomparsa, ma fu sicuramente molto aiutato dalla comunità medica”.
(foto: pagina Instagram di Michael Jackson)