Rubavano materiale dalla ditta in cui lavoravano per poi rivenderlo ed avevano dato vita a una vera e propria organizzazione criminale.
Quindici persone, tra dipendenti ed ex lavoratori i un’azienda leader nel mercato dell’audio professionale con sede a Reggio Emilia, sono finite nei guai: sono infatti tutte indagate con le accuse, a vario titolo, di associazione per delinquere, appropriazione indebita, furto, ricettazione, impiego di beni di provenienza illecita, autoriciclaggio e favoreggiamento. È l’esito dell’operazione “Affari Musicali” condotta dai Carabinieri di Santa Croce a Reggio Emilia.
Otto le misure cautelari, la cui applicazione è scattata all’alba di oggi anche nelle province di Lodi e Napoli. Si tratta di sette italiani e un cittadino di nazionalità albanese: tre sono finiti agli arresti domiciliari, quattro sono stati sottoposti al divieto di dimora nella provincia di Reggio Emilia e una persona è stata sottoposta all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Si stima un danno per l’azienda di circa mezzo milione di euro.
Nel corso delle perquisizioni personali e domiciliari degli indagati sono stati sequestrati: ingente materiale audio riconducibile all’azienda, documentazione probatoria, denaro contante per complessivi 60.000 euro e orologi di pregio ritenuti provento degli illeciti profitti. (fotografia di repertorio)