L’amore dovrebbe essere festeggiato sempre, ma c’è una giornata nel nostro calendario dedicata proprio agli innamorati. Parliamo ovviamente di San Valentino.
Questa festa muove ogni anno diversi milioni di euro, al punto da essere considerata da molti una trovata commerciale utile solo a vendere qualche gadget a forma di cuore. A questo proposito, secondo quanto riportato da Il sole 24 ore, per Confesercenti il 14 febbraio 2023 gli italiani che festeggeranno la festa spenderanno in media 71 euro a testa tra regali e cene romantiche, per un totale di circa 270 milioni di euro.
Nonostante questo lato più economico, la giornata degli innamorati nasce in realtà diversi secoli fa e ha le radici in una tradizione popolare nata proprio in Italia.
Gli antichi romani erano infatti soliti celebrare, il 15 di febbraio, la festa della fertilità, pregando e omaggiando gli dei per avere prosperità per sé stessi e protezione per il proprio bestiame. La sera che precedeva questa festa, ovvero la sera del 14 febbraio, secondo la tradizione le donne e gli uomini presenti inserivano in un’urna i propri nomi e in seguito, tramite estrazione, formavano le coppie che avrebbero trascorso la serata in intimità ballando e cantando insieme.
In un secondo momento, più precisamente nel 496, Papa Gelasio annullò i vari riti pagani tra cui questo per sostituirli con giornate dedicate a vari Santi. Il 14 febbraio divenne così la giornata commemorativa di San Valentino martire. Il Santo non ha un vero e proprio legame con gli innamorati, ma una leggenda (senza alcuna conferma storica) sostiene si fosse innamorato della figlia del suo carceriere inviandole, poco prima di essere ucciso, un’ultima lettera d’amore firmata appunto “il Tuo Valentino”.
Come detto, questa resta una leggenda. L’ipotesi più certa è che celebriamo tutt’ora la festa degli innamorati il giorno di San Valentino per via di una fusione tra la tradizione pagana e il martire cristiano.
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