Riccardo Saponara ha parlato al sito ufficiale della Fiorentina: “Calcio è una parola che il mister ha subito cercato di inculcarci dal primo giorno di ritiro e la squadra ha iniziato subito a seguirlo, ci crede e ne è convinta. La partenza di campionato lo dimostra perché quando tu cambi allenatore, modulo e propensione ed ottieni questi risultati significa che tu credi a queste nozioni di calcio. Sapevo che questa rosa aveva delle qualità inespresse e sapevo che il mister sarebbe riuscito a tirarle fuori. Gol e assist? Questo sono io: ogni tanto tiro fuori queste giocate di qualità, il mio compito ora è trovare la continuità di rendimento anche solo nei pochi minuti, non mi sento poco coinvolto se parto dalla panchina, perché sento la fiducia e so che anche in pochi minuti il mister ha bisogno di me perciò cerco di ripagare la fiducia. Tutti coinvolti da Italiano? E’ uno che ti entra in testa per forza perché sembra un martello, non manca mai un istante per poter stimolare, correggere e criticare e dunque ti entra dentro con idee e energie.
Corsa dal mister e panchina? “Con il mister ho ottimo rapporto, professionale ed umano, si è instaurata ottima intesa ed anche con i compagni perché c’è un gruppo unito e tutti sanno cosa e quanto dare come contributo alla squadra. A Sottil e Maleh voglio bene e volevo andare ad abbracciarli, ma mi sento ben voluto da tutti. Il potenziale di questa squadra l’ho sempre visto da vicino e quest’anno è l’anno in cui possiamo tirare fuori le qualità e va sui campi esterni ad imporre la qualità. Commisso? Sono qui da un mese e ci stanno vicini, lui e la moglie, vengono sempre a vedere l’allenamento, mangiano con noi ed hanno tanta voglia di togliersi delle soddisfazioni. Inter? Rigiochiamo subito ed è un bene perché possiamo affrontare una grande partita con grande entusiasmo, con lo spirito di chi è consapevole ed ha voglia di fare una grande partita”.