59enne lombarda inala involontariamente lo spillo che teneva tra le labbra mentre stava imbastendo una tenda e viene salvata da un intervento chirurgico eseguito in urgenza all’Ospedale Maggiore di Parma. E’ accaduto nel pomeriggio di sabato scorso, 8 luglio.
L’accettazione passa attraverso l’analisi degli esiti degli esami: radiografia e Tac. Allo studio del caso è l’équipe di pneumologi interventisti, guidata da Maria Majori. L’intervento si presenta subito complesso per la collocazione dell’oggetto nel lobo inferiore destro del polmone, molto in profondità per essere raggiunto per via endoscopica con strumentazione rigida. Inoltre lo spillo, per lunghezza (4 cm), durezza del materiale e forma acuminata, potrebbe comportare un’estrazione pericolosa per la possibile lacerazione dei tessuti/vasi sanguigni circostanti.
Per questo, Maria Majori allerta i colleghi della 1°Anestesia e Rianimazione diretta da Sandra Rossi e i colleghi della Chirurgia toracica, guidata da Paolo Carbognani: la loro presenza all’intervento diventa indispensabile per essere pronti a intervenire, se necessario, con la pratica chirurgica tradizionale nel caso in cui l’estrazione endoscopica non sia possibile.
“L’intervento avviene lo stesso sabato pomeriggio, a qualche ora dalla chiamata, presso il Comparto operatorio del Dipartimento Testa-collo, diretto da Enrico Pasanisi totalmente per via endoscopica con broncoscopio rigido e pinza da corpo estraneo – spiega Maria Majori, direttore della Pneumologia ed Endoscopia toracica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma che ha effettuato l’estrazione – pienamente soddisfatta dell’esito dell’intero intervento”. Fondamentale il lavoro di squadra, costituita, oltre che da Maria Majori, da Matteo Pagani (pneumologo), Marco Di Lecce ed Emanuele Sani (anestesisti), Luca Musini e Federico Illica (chirurghi toracici), Francesca Bertozzi (strumentista dell’endoscopia toracica) e Costanza Dodi (infermiera del comparto operatorio).