Prima della ripartenza a settembre, sono previsti test sierologici per insegnanti e bidelli. Come riporta il Corriere della Sera, questa sarebbe l’indicazione che il Comitato tecnico scientifico ha consegnato al governo in vista del ritorno a scuola in presenza. Si parla di circa 2 milioni di test sierologici, uno screening a tappeto a cui manca solo la decisione finale, ma che pare ormai scontato e pare che il commissario Domenico Arcuri sarebbe già pronto a dare il via alla gara d’appalto per la fornitura dei test. Per gli studenti, invece, è previsto un controllo a campione durante tutto l’anno scolastico.
Per gli esperti è necessario che i controlli siano svolti a ridosso della riapertura delle scuole, con risposta quasi immediata, così da avere un rientro in classe in tutta sicurezza e ridurre il più possibile le possibilità di contagio. Chi risulterà positivo a test dovrà sottoporsi al tampone e in caso di conferma dovrà restare in quarantena.
I test non potranno essere obbligatori e toccherà alle Regioni fornire l’elenco delle scuole e programmare l’esecuzione dei test, in accordo con i provveditorati. I quasi 2 milioni di test andranno svolti in 15 giorni per poter avere una mappatura veritiera della situazione prima del ritorno dei ragazzi sui banchi di scuola.