Se in aula c’è uno studente positivo, la quarantena non scatterà per l’intera classe, che potrà continuare ad andare a scuola in presenza, a patto però che ci sia sorveglianza con i test.
Sarebbero queste le nuove regole contenute nella bozza del documento stilato dall’Istituto Superiore di Sanità, dal Ministero della Salute e dal Ministero dell’Istruzione, con il contributo delle Regioni, contenente le “Indicazioni per l’individuazione e la gestione dei contatti di casi Covid-19 in ambito scolastico”, volte a scongiurare il frequente ricorso alla Dad e ad omologare in tutto il Paese le norme da seguire in caso di studenti positivi negli Istituti scolastici.
In base alle nuove regole, i contatti del contagiato potranno rientrare in classe subito se negativi, a differenza di quanto accade oggi.
Se tra i contatti dovesse risultare un secondo alunno positivo, coloro che sono vaccinati o negativizzati negli ultimi sei mesi potranno rientrare in classe “in sorveglianza con testing”. Quarantena invece per i non vaccinati. Nel caso di alunni sotto i 12 anni, la quarantena scatterebbe già in presenza di due casi e per tutti in presenza di tre casi positivi.
Rimane invece l’obbligo dell’isolamento per tutta la classe se il virus infetta un bambino con meno di 6 anni in una scuola materna o in un asilo nido. (fotografia di Marco Fileccia su Unsplash)
