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Sequestra, picchia e violenta la convivente. Pena ridotta perché la donna aveva una condotta “troppo disinvolta”

Esasperato dalla condotta troppo disinvolta della donna”. E’ destinata a far discutere la motivazione con la quale a Milano la Corte d’Appello ha ridotto a 4 anni e 4 mesi la condanna nei confronti di un uomo che aveva sequestrato, picchiato e violentato la convivente per un’intera notte, fino alle 7 del mattino, quando erano arrivati i Carabinieri avvertiti dalla figlia.

Come riporta l’edizione locale de Il Corriere della Sera, la condanna in primo grado emessa dal tribunale di Monza con il rito abbreviato era di 4 anni e 4 mesi, poi abbassata poiché la violenza sarebbe avvenuta in un “contesto familiare degradato” e “caratterizzato da anomalie quali le relazioni della donna con altri uomini”.
Motivazione che “non attenua la responsabilità” dell’uomo, ma è “tuttavia indice di una più scarsa intensità del dolo”.

La vicenda risale alla notte dell’8 giugno del 2019 ed è accaduta a Vimercate, in provincia di Monza. A sequestrare la donna nella loro roulotte un romeno 63enne che accusava la convivente, connazionale 43enne, di averlo tradito con uomini conosciuti su Facebook. (fotografia di repertorio)

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