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SERIE A – 11a Giornata | L’Empoli torna a sorridere: battuto il Como 1-0, decide il primo gol in azzurro di Pietro Pellegri

EMPOLI (3-5-2) – 23 Vasquez; 22 De Sciglio, 34 Ismajli, 21 Viti; 11 Gyasi, 6 Henderson (dal 39′ st 35 Marianucci), 32 Haas (dal 31′ st 8 Anjorin), 93 Maleh, 3 Pezzella (dal 39′ st 13 Cacace); 17 Solbakken (dal 18′ st 29 Colombo), 9 Pellegri (dal 31′ st 19 Ekong). A disp. 12 Seghetti, 98 Brancolini; 7 Sambia, 31 Tosto, 90 Konate. All. Roberto D’Aversa

COMO (4-2-3-1) – 25 Reina; 5 Goldaniga, 13 Dossena, 93 Barba (dal 18′ st 79 Nico Paz), 18 Moreno; 26 Engelhardt, 2 Kempf; 16 Fadera (dal 33′ st 90 Verdi), 33 Da Cunha (dal 41′ st 17 Cerri), 7 Strefezza (dal 18′ st 10 Cutrone); 11 Belotti (dal 33′ st 9 Gabrielloni). A disp. 1 Audero, 3 Sala, 6 Iovine, 14 Al-Tameemi, 15 Ozilio, 51 Andrealli, 58 Mazzaglia. All. Francesc Soler Fàbregas

Arbitro: Sig. Marco Di Bello di Brindisi (Bresmes-Palermo | IV Uff.le Dionisi – VAR Gariglio-Paterna)

Marcatori: al 2′ st 9 Pellegri (E).

Note: Angoli Empoli 3 Como 6. Ammoniti: al 46′ st 13 Cacace (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 1′ pt – 4′ st. Spettatori: 8102.

 

Pochi minuti dopo il tramonto, e con la Luna e Venere che si congiungono a ovest sulla linea dell’orizzonte, Empoli e Como si incrociano al Castellani Computer Gross Arena, in una delle anomalie di un giorno lavorativo: le partite del lunedì alle 18:30. L’Empoli ed i suoi tifosi, purtroppo, dovranno farci l’abitudine per un po’ visto che, dopo l’Inter della scorsa settimana ed il Como in questo turno, si replicherà dopo la sosta di nuovo al Castellani contro l’Udinese.

La vigilia della sfida al Como per l’Empoli non è felicissima: D’Aversa prima deve fare i conti con il forfait di Grassi, e poi a poche ore dal match perde pure Fazzini che si accomoda in Tribuna Coperta, per lui si parla di infortunio muscolare. La lista degli assenti è ora lunghissima, ed oltre a Grassi e a Fazzini comprende anche Perisan, Ebuehi, Sazonov, Zurkowski ed Esposito, oltre a Goglichidze, squalificato per un turno dopo il rosso rimediato contro l’Inter. La buona notizia arriva da Luca Belardinelli: il giovane talento cresciuto nel vivaio azzurro ha lasciato definitivamente i box e sabato ha giocato sessanta minuti nella vittoriosa partita dell’Empoli Under 20 contro i pari età della Juventus. Ci vorrà ancora un bel po’ per rivederlo protagonista in prima squadra, ma è già una buona notizia.

Anche nel Como di Fàbregas ci sono alcune defezioni importanti: i lariani si schierano con un modulo più prudente, con una difesa a quattro ed il solo Belotti terminale offensivo. Dei quattro ex Empoli nelle fila dei lombardi dal primo minuto viene schierato solo Barba, gli altri da Cutrone a Verdi passando per Cerri entreranno a partita in corso.

LA PARTITA – I primi dieci minuti sono appannaggio del Como, che si costruisce una palla gol molto invitante con Belotti a scagliare verso la porta di Vasquez con potenza ma senza precisione (5′). Con il passare dei minuti però l’Empoli sale decisamente in cattedra, eregge il solito muro difensivo ed alla vigilia della mezzora prova a farsi minaccioso dalle parti di Reina. Al 27′ Gyasi scappa via sulla destra a Barba ma una volta entrato in area di rigore anziché calciare in porta tenta un assist per un compagno che non c’è. Stesso copione qualche minuto dopo, con gli azzurri che dopo una bella quanto avvolgente manovra offensiva si presentano dalle parti di Reina con Solbakken: anche l’ex giallorosso non calcia verso la porta avversaria.

Episodi questi che non vanno a genio al tecnico D’Aversa, lo scopriremo nel dopogara, sarà proprio il tecnico azzurro a svelarlo ai microfoni. Ed infatti l’inizio di ripresa mostra una squadra con un’altra faccia. Sarà un caso ma dopo neanche due giri di lancette l’Empoli passa in vantaggio. Lancio dalle retrovie di De Sciglio, colpo di testa di Barba in chiusura su Gyasi, sulla palla vacante sbuca però Pellegri che brucia sul tempo i difensori lombardi e di prepotenza incrocia sul palo lontano a mezz’altezza con Reina che sfiora appena ma non può opporsi. Chi si attende la reazione del Como resta in parte deluso, perché se è vero che gli ospiti provano ad alzare il proprio baricentro è altrettanto vero che l’Empoli non concede niente ed anzi diventa vorace perfino a centrocampo con il trio Haas-Henderson-Maleh eccellente nel recupero palla e nella ripartenza rapida. Da una di queste situazione nasce al 9′ l’occasionissima per il 2-0: Maleh si ritrova nell’insolito ruolo di esterno di sinistra, dal lato corto effettua un cross su cui Solbakken va a vuoto ma si porta con sé due avversari creando una voragine dove Gyasi si incunea centrando però Reina in uscita disperata.

Quattro minuti dopo ci prova perfino De Sciglio con un tiro rasoterra da fuori area, bloccato a terra in due tempi da Reina. Al quarto d’ora ecco il primo cambio azzurro: dentro Colombo al posto di Solbakken, l’Empoli passa a due punte, mentre Fàbregas inserisce Nico Paz e Cutrone in luogo di Barba e Strefezza passando alla difesa a tre.

Il tecnico spagnolo decide di correre il rischio di essere meno coperto per tentare di essere più graffiante in fase offensiva. L’Empoli però sembra avere più mordente, ed il cambio non sortisce effetti collaterali nell’assetto tattico dei toscani. Così il taccuino delle note si arricchisce di altri dettagli, e sono dettagli che parlano lingua empolese. Come al minuto 22′; angolo per l’Empoli, il pallone taglia tutta l’area di rigore e arriva sul piede sinistro di Maleh: conclusione al volo di collo-esterno e Reina che deve immolarsi in un super intervento ancora in calcio d’angolo per evitare la capitolazione. Minuto 26′, ancora l’ennesima palla recuperata a centrocampo da Haas su Engelhardt, Pellegri raccoglie e galoppa centralmente, Maleh si apre a sinistra, Colombo a destra, Pellegri appoggia sull’ex milanista che all’altezza del vertice dell’area di rigore converge e lascia partire un sinistro di pochissimo a lato rispetto al montante destro con Reina fuori dai giochi. E lo stesso Colombo ha un’altra occasione poco dopo, il tiro, questa volta rasoterra, finisce ancora di poco a lato.

Fabregas cambia ancora il volto offensivo del Como inserendo anche Verdi, Cerri e Gabrielloni, mentre l’Empoli mette freschezza a centrocampo con gli innesti di Ekong e Anjorin al posto di Pellegri e Haas. Il Como guadagna qualche metro e la partita, già sporca di per sé si sporca ancora di più. Maleh al 43′, con i cambi completati con l’innesto di Cacace al posto di Pezzella (39′), prova a sorprendere Reina con un tiro da fuori area rasoterra e angolato, che finisce sul fondo.

Il Como si vede solo negli ultimi cinque minuti di partita, dentro ai quali ci stanno anche i quattro di recupero. Ed è clamorosa la palla gol capitata al secondo dei quattro di recupero sul piede di Cutrone: l’ex Empoli nel tentativo di calciare al volo colpisce male e vanifica mandando alto sul fondo. Per il Como sarebbe stata troppa grazia, per l’Empoli una punizione severa quanto immeritata, ma anche l’ennesimo insegnamento: quello che ricorda che determinate partite si chiudono prima e che in Serie A la minima distrazione può presentarti un conto salatissimo.

Prima del triplice fischio finale c’è spazio per l’unico cartellino giallo del match, inflitto a Cacace, poi è tempo di braccia al cielo, sono quelle dei ragazzi di D’Aversa, di D’Aversa stesso e del popolo del Castellani Computer Gross Arena. I tre punti conquistati contro il Como non saranno decisivi, ma pesantissimi quanto fondamentali assolutamente sì, specialmente pensando al periodo non semplice che sta cercando di gestire il gruppo azzurro.

Fonte: gabrieleguastella.it

L’esultanza al gol che decide la partita (Credit Ph EFC 1920)

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