Servizio di Gabriele Guastella
EMPOLI (4-3-1-2) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 6 Romagnoli (dal 34′ st 34 Ismajli), 42 Viti, 65 Parisi; 25 Bandinelli (dal 34′ st 8 Henderson), 23 Asllani, 27 Zurkowski (dal 11′ st 19 La Mantia); 10 Bajrami; 99 Pinamonti, 11 Di Francesco (dal 11′ st 15 Benassi). A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 20 Fiamozzi, 21 Cacace, 36 Pezzola, 5 Stulac, 7 Verre, 9 Cutrone. All. A. Andreazzoli
SPEZIA (4-3-3) – 94 Provedel; 27 Amian, 28 Erlic, 43 Nikolaou, 13 Reca (dal 45′ st 21 Ferrer); 25 Maggiore, 14 Kiwior, 20 Bastoni; 11 Gyasi (dal 37′ st 8 Kovalenko), 9 Manaj (dal 37′ st 18 Nzola), 33 Agudelo (dal 22′ st 10 Verde). A disp. 1 Zoet, 40 Zovko, 22 Antiste, 77 Bertola, 19 Colley, 15 Hristov, 39 Nguiamba, 7 Sala. All. T. Motta
Arbitro: Sig. G. Ayroldi di Molfetta (Scarpa-De Meo | IV Uff.le Camplone – VAR Orsato-Mondin)
Marcatori: nessuno.
Note: Angoli Empoli 5 Spezia 4. Ammoniti: al 11′ 11 Di Francesco (E), al 20′ 27 Zurkowski (E), al 27′ 11 Gyasi (S), al 29′ 27 Amian (S). Espulsi: nessuno. Recupero: 2′ pt – 4′ st. Spettatori: 8.000 (stadio aperto al 100% ma con obbligo di mascherina e lasciapassare medico per emergenza sanitaria).
Finisce 0-0 la sfida salvezza tra Empoli e Spezia che si sono affrontate al Castellani con due stati d’animo diametralmente opposti. Lo Spezia arrivava da un’esaltante vittoria nella precedente sfida salvezza con il Venezia maturata al 93′, l’Empoli invece da una sconfitta di misura con polemiche nel derby di Firenze.
Gli azzurri hanno dovuto rinunciare a Luperto (squalificato) oltre a Tonelli, Marchizza e Haas per cui la stagione è già conclusa: a proposito di Lorenzo Tonelli, presente a bordo campo insieme ai compagni, il centrale difensivo si opererà ad inizio settimana. Andreazzoli schiera l’Empoli con il classico 4-3-1-2 con Bajrami alle spalle del duo d’attacco Di Francesco-Pinamonti, mentre lo Spezia parte con il 4-3-3.
La prima cosa che balza all’occhio è l’incrocio tra due mondi completamente opposti: c’è una squadra per 7/11 italiana, l’Empoli con in campo tre toscani (oltre a Viti e Bandinelli consideriamo anche Asslani, che è di origini albanesi ma vive in Toscana fin da piccolissimo, ndr); e poi c’è una squadra dove a fatica li contiamo: solo tre italiani tra i titolari, Provedel, Bastoni e Maggiore (cresciuto nel vivaio, ndr), più Sala, Verde ed il giovane Primavera Bertola seduti in panchina, cioè sei in tutto. Poi continuiamo a chiederci perché la Nazionale Italiana non va ai Mondiali?
LA PARTITA – E’ l’Empoli a cercare più insistentemente la vittoria, che manca in casa azzurra da troppo tempo, ma è lo Spezia con Manaj a rendersi pericoloso per primo.
Poi le occasioni più importanti sono di marca empolese, soprattutto due in particolare su cui Provedel è bravissimo. Nel primo tempo quando di piede respinge un tiro ravvicinato e rasoterra di Pinamonti su cross da sinistra di Parisi, e nel secondo tempo quando su una deviazione angolata di La Mantia, su invitante cross da destra, devia in angolo.
Provedel risponde presente anche su un tiro dalla distanza di Bajrami, mentre proprio al gong finale ci prova pure Henderson con il pallone che termina a lato alla destra dell’estremo spezzino.
L’EPILOGO – E’ un punto che serve ad entrambe le squadre perché le avvicina ulteriormente alla linea del traguardo del loro obiettivo che è identico: la salvezza.
Un punto che da la sensazione soddisfi forse di più lo Spezia per una serie di motivi: giocava in trasferta, da seguito ad un girone di ritorno importante, e poi perché il calendario dei liguri sulla carta sembra più impegnativo rispetto agli azzurri.
Per l’Empoli l’ennesimo pareggio, il nono della serie delle quindici partite senza vittorie, ha il sapore leggermente amarognolo solo perché manca da troppo tempo il gusto pieno della vittoria, che onestamente questo gruppo meriterebbe. Il calendario dei toscani, sempre ragionando sulla “carta”, sembrerebbe meno improbo anche se alle porte ci sono due impegni niente male, in casa di una Udinese in piena salute prima di ospitare il Napoli in piena corsa Scudetto. Le gare successive in ordine contro Torino, in casa, la trasferta di Milano con l’Inter, quindi la sfida casalinga con la Salernitana e l’ultima sul campo dell’Atalanta.