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Serie A 33a Giornata | Ismajli spiana la strada all’Udinese, poi i friulani si confermano troppo forti per l’Empoli attuale: sedici partite senza successo, un incubo!

Servizio di Gabriele Guastella

UDINESE (3-5-2) – 1 Silvestri; 50 Becao, 22 Mari, 2 Perez (dal 44′ st 17 Nuytinck); 16 Molina, 37 Pereyra (dal 21′ st 24 Samardzic), 11 Walace, 6 Makengo (dal 44′ st 8 Jajalo), 13 Udogie; 7 Success, 10 Deulofeu (dal 45′ st 30 Nestorovski). A disp. 31 Gasparini, 20 Padelli, 5 Arslan, 28 Benkovic, 93 Soppy, 4 Zeegelaar. All. G. Cioffi

EMPOLI (4-3-1-2) – 13 Vicario; 30 Stojanovic (dal 26′ st 65 Parisi), 34 Ismajli, 33 Luperto, 21 Cacace; 25 Bandinelli, 23 Asllani, 15 Benassi (dal 26′ st 8 Henderson); 10 Bajrami (dal 26′ st 7 Verre); 99 Pinamonti, 19 La Mantia (dal 42′ st 9 Cutrone). A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 6 Romagnoli, 20 Fiamozzi, 42 Viti, 5 Stulac, 16 Fazzini. All. A. Andreazzoli

Arbitro: Sig. M. Marchetti di Ostia Lido (Perrotti-Sechi | IV Uff.le Volpi – VAR Fabbri-Vivenzi)

Marcatori: 6′ aut. 34 Ismajli (U); 7′ st 10 Deulofeu (U), al 25′ st rig. 99 Pinamonti (E), al 34′ st 23 Pussetto (U), al 42′ st 24 Samarzdic (U).

Note: Angoli Udinese 4 Empoli 7. Ammoniti: al 44′ 34 Ismajli (E); al 16′ st 30 Stojanovic (E), al 19′ st 16 Molina (U), al 19′ st 25 Bandinelli (E), al 40′ st 7 Verre (E). Espulsi: nessuno. Recupero: 0′ pt – 6′ st. Spettatori: 12.000 (partita giocata con apertura stadio al 100% ma con obbligo di mascherina ed entrata con lasciapassare medico per emergenza sanitaria).

 

Finisce male, malissimo la trasferta al Dacia Arena di Udine per l’Empoli di Andreazzoli che esce sconfitto al cospetto dei friulani per 4-1.

Gli azzurri si complicano la vita dopo sei minuti: su un innocuo cross dalla destra di Molina Ismajli interviene sul pallone in maniera maldestra e spedisce alle spalle di Vicario con una deviazione indirizzata all’angolino.

Il gol in pratica spiana la strada all’Udinese che si vede indirizzata la partita nel verso giusto e con l’Empoli proiettato in avanti sfiora in più occasioni il 2-0.

Gli azzurri hanno l’occasione più importante con Benassi che a tu per tu con Silvestri spara il pallone addosso al portiere avversario.

SECONDO TEMPO – Pronti via e l’Udinese raddoppia, dentro al settimo giro di lancette il gol lo realizza Deloufeu. E’ l’ennesima rete in avvio di frazione, con l’autorete di Ismajli del primo tempo l’Empoli arriva a quindici reti subite nei primi quindici minuti.

L’Empoli in realtà non gioca malissimo, palleggia, cerca geometrie a va anche al tiro anche se quasi mai impegnando il portiere avversario, quasi come fosse un martello fuori fase.

E’ un episodio a sbloccare mentalmente la squadra azzurra. Minuto 23: La Mantia anticipa Success che frana addosso al numero diciannove azzurro. Rigore che Pinamonti si fa respingere da Silvestri, portiere “para-rigori”, ma Bandinelli spedisce in rete.

Interviene il Var: rigore da ripetere. Questa volta Pinamonti dal dischetto realizza, è il minuto 25, e così il centravanti scuola Inter raggiunge quota 10 reti, andando per la prima volta in carriera in doppia cifra.

Realizzato il gol dell’1-2 che riapre il match l’Empoli gioca meglio e sfiora anzi il 2-2 con una pericolosa azione d’attacco.

Andreazzoli inserisce forze fresche con Verre in luogo di Bajrami, Parisi per Stojanovic ammonito e a rischio espulsione, e Henderson al posto di Benassi. Solo che Cioffi inserisce Pussetto ed indovina la mossa andando a segnare con il nuovo entrato il gol del tre a uno ad undici minuti dal novantesimo e nel miglior momento di spinta dei toscani.

L’Empoli si spegne e l’Udinese trova il poker con un capolavoro di Samardzic. Poi nei finale la reazione d’orgoglio degli azzurri che chiudono la partita in attacco alla caccia del quarantanovesimo gol in questa serie A. Sono tanti i gol realizzati, ma troppi quelli subiti che salgono a quota sessanta.

L’Empoli allunga la striscia di non-vittorie a 16: e domenica al Castellani arriva la corazzata Napoli. C’è solo un aspetto positivo, che è poi fondamentale, e cioè che la squadra azzurra ha già 34 punti in cascina, un’enormità, un patrimonio quasi per intero conquistato nel girone d’andata. Ma il girone di ritorno adesso somiglia quasi ad un disastro sportivo che potrà servire da lezione per costruire la prossima stagione…

Filippo Bandinelli in azione al “Friuli” di Udine (Credit Ph EFC 1920)

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