EMPOLI (3-4-2-1) – 23 Vasquez; 4 Walukiewicz, 34 Ismajli, 21 Viti; 11 Gyasi, 6 Henderson, 93 Maleh (dal 39′ st 32 Haas), 3 Pezzella (dal 47′ st 13 Cacace); 10 Fazzini (dal 39′ st 19 Ekong), 99 Esposito (dal 24′ st 17 Solbakken); 29 Colombo (dal 39′ st Caputo). A disp. 12 Seghetti, 22 Chiorra; 2 Goglichidze, 14 Guarino, 30 Stojanovic, 31 Tosto, 35 Marianucci, 7 Shpendi, 77 Popov. All. Salvatore Sullo (Roberto D’Aversa squalificato)
MONZA (3-4-2-1) – 21 Pizzignacco; 4 Izzo, 22 Marì, 5 Caldirola; 19 Birindelli, 32 Pessina (dal 1′ st 6 Gagliardini), 38 Bondo, 77 Kyriakopoulos; 14 Maldini (dal 17′ st 47 Dany Mota), 80 Vignato (dal 24′ st 10 Caprari); 37 Petagna. A disp. 23 Sorrentino, 69 Mazza; 12 Sensi, 13 Pedro Miguel, 18 Bettella, 24 Maric, 27 Valoti, 33 D’Ambrosio, 44 Carboni, 70 D’Alessandro. All. Lorenzo Rubinacci (Alessandro Nesta squalificato)
ARBITRO: Sig. Michael Fabbri di Ravenna (Di Gioia-Politi – IV Uff.le Di Marco | VAR Chiffi/Serra)
NOTE: Angoli Empoli 7 Monza 3. Ammoniti: al 3′ st 14 Maldini (M), al 22′ st 5 Caldirola (M). Ammonito il DS dell’Empoli Roberto Gemmi per proteste. Espulsi: nessuno. Recupero: 6′ pt – 4′ st. Spettatori: 8mila.
Finisce 0-0 l’esordio nella diciassettesima Serie A della storia dell’Empoli, nell’anticipo della prima giornata dove al Carlo Castellani Computer Gross Arena gli azzurri hanno ospitato il Monza davanti a circa ottomila spettatori. Iniziamo con il dire che, dopo settimane di calura incredibile, l’aria ad Empoli a pochissime ore dal match si è fatta quantomeno respirabile; complice il temporale estivo del pomeriggio che ha rinfrescato un po’ facendo scendere di qualche grado la temperatura.
Tuttavia il colpo d’occhio rispetto al manto erboso che si è mostrato dinanzi agli sportivi presenti sugli spalti, e anche a quelli collegati in diretta tv, è stato piuttosto deprimenti: da anni non vedevamo un terreno di gioco in condizioni pietose come quello a cui abbiamo assistito in questa sfida. A dire il vero già contro il Catanzaro si erano visti segnali poco edificanti, ma l’ultima ennesima settimana di gran caldo ha peggiorato ulteriormente le cose. Il motivo? Pare che a giugno non sia stato possibile effettuare il solito trattamento curativo di ogni anno, in quanto lo stadio promesso insieme ad altri impianti di Toscana e Lazio per disputare le finali della massima divisione calcistica della Libia. Evento che poi, per motivi terzi, è saltato quando ormai però con la canicola del gran caldo non è stato possibile iniziare la “cura” composta anche dalla semina. Semina che verrà effettuata nei prossimi giorni, con le temperature che si abbasseranno e con il Castellani che sarà chiamato ad ospitare la prossima sfida solo a metà settembre: tosta, difficile per l’Empoli, quella che lo vedrà contrapposto alla Juventus.
Dedichiamo ampio spazio alla vicenda “manto erboso” in quanto un po’ tutti, dai tecnici ai calciatori, si sono fortemente lamentati di quanto fosse stato difficile esprimere buon calcio. Lamentele, giustamente, piovute anche dagli spalti perché di buon calcio in questo anticipo di Serie A ne abbiamo visto davvero poco.
L’Empoli ci ha provato di più, ha comandato il gioco, ha costruito tanto ma ha finalizzato pochissimo. Nel primo tempo un lampo di Gyasi con un tiro teso a mezz’altezza che Pizzignacco ha parato a terra a mano aperta in due tempi, e in pieno recupero una ghiotta occasione con Esposito che da centro area calcia sicuro verso la porta brianzola e su cui si è involato Izzo deviando provvidenzialmente in angolo.
Nella ripresa una prima decina di minuti di pressione degli ospiti, in campo con la novità Gagliardini al posto di Pessina (out per un colpo fortuito ricevuto in un normale contrasto, ndr), che produce qualche brivido soprattutto con un tentativo dell’ex Maldini.
Poi però con il passare dei minuti l’Empoli riprende a macinare il suo gioco fatto di corsa e dinamismo, ma concretizza veramente poco. Solbakken, nazionale della Norvegia arrivato ad Empoli dalla Roma solo due giorni fa a Ferragosto, entra al posto di Esposito e nel finale con una giocata in cui sulla linea di fondo si beve due avversari “rischia” di inventarsi il gol-partita, Pizzignacco chiude le gambe e devia il tiro angolato, da posizione non semplice dell’ex romanista, in angolo.
Dalla parte opposta, invece, nell’unica sortita offensiva di rilievo dei lombardi per poco il Monza non trova il gol-beffa: sugli sviluppi di un angolo la palla schizza a Caldirola, appostato a centro area, il difensore ha pure il tempo di controllare e prendere la mira, ma impatta con il pallone con il baricentro del corpo arretrato e la sfera vola alta sopra la traversa.
Poi, in pieno recupero, Izzo commette un’ingenuità regalando una clamorosa palla gol all’Empoli con il giovane Ekong: il numero diciannove azzurro controlla malissimo, ed in pratica si incarta da solo, e a tu per tu con il portiere avversario accompagna il pallone a fondo campo. Sono i titoli di coda perfetti per una partita emotivamente poco accattivante.
La partita, in pratica, è tutta qui, racchiusa in pochi appunti per uno 0-0 avaro di emozioni, e anzi ricco di qualche arrabbiatura di troppo per i tifosi empolesi, perché nel primo tempo l’arbitraggio, quello del signor Fabbri di Ravenna, è apparso triste come il terreno di gioco di stasera.
Fonte: gabrieleguastella.it