UDINESE (3-4-2-1) – 40 Okoye; 18 Perez, 29 Bijol, 31 Kristensen; 19 Ehizibue (dal 10′ st 2 Festy Ebosele), 11 Walace (dal 42′ st 6 Zarraga), 32 Payero, 12 Kamara (dal 42′ st 13 Ferreira); 24 Samardzic, 7 Success (dal 7′ 22 Brenner, dal 10′ st Davis); 17 Lucca. A disp. 70 Mosca, 93 Padelli; 14 Abankwah, 16 Tikvic, 27 Kabasele, 30 Giannetti, 33 Zemura, 37 Pereyra, 73 Palma, 79 Pejicic. All. Fabio Cannavaro
EMPOLI (3-5-2) – 25 Caprile; 19 Bereszynski (dal 14′ st 4 Walukiewicz), 34 Ismajli, 33 Luperto; 11 Gyasi, 30 Bastoni (dal 14′ st 21 Fazzini), 5 Grassi (dal 35′ st 18 Marin), 29 Maleh, 3 Pezzella; 17 Cerri (dal 30′ 10 Niang), 20 Cancellieri (dal 35′ st 28 Cambiaghi). A disp. 1 Perisan, 12 Seghetti; 2 Goglichidze, 13 Cacace, 8 Kovalenko, 27 Zurkowski, 7 Shpendi, 9 Caputo, 23 Destro. All. Davide Nicola
Arbitro: Sig. Marco Guida di Torre Annunziata (Carbone-Giallatini | IV Uff.le Di Marco – VAR Irrati-Chiffi)
Marcatori: al 45′ st 10 Niang (E), al 104′ st 24 Samardzic (U).
Note: Angoli Udinese 5 Empoli 5. Ammoniti: al 5′ 5 Grassi (E), al 35′ 18 Perez (U), al 36′ all.Fabio Cannavaro (U), al 36′ all.Davide Nicola (E); al 9′ st 30 Bastoni (E), al 19′ st 34 Ismajli (E), al 30′ st 11 Gyasi (E), al 51′ st 18 Marin (E), al 102′ st 21 Fazzini (E). Espulsi: al 101′ st DS Accardi (E), al 105′ st 5 Grassi (E) per d.a.. Recupero: 5′ pt – 14′ st.
Parlare di calcio quando un risultato del campo viene determinato da “situazioni oggettive poco chiare esterne” non è semplice. Udinese ed Empoli si affrontano in uno stadio Friuli, si lo chiameremo proprio così “Friuli” come il suo antico nome, di fronte ad un tutto esaurito da record, con quasi 1100 tifosi azzurri al seguito ed una bella coreografia all’ingresso delle squadre in campo.
La partita è bloccata, spigolosa, nervosa, fin da subito, a causa soprattutto dell’alta posta in palio. Una situazione che paralizza la voglia di proporre calcio, piuttosto facendo largo all’idea del “prima di tutto non subire”.
Così si devono annotare l’infortunio di Success da una parte, sostituito da Brenner (7′), e quello di Cerri dall’altra, sostituito da Niang (30′).
La partita si infiamma improvvisamente al minuto 36. Cancellieri scappa via a sinistra e vincendo un duello tutto in velocità con Perez che lo atterra beccandosi il secondo giallo della partita. Il primo era finito all’empolese Grassi (5′), e francamente quello estratto dal pessimo direttore di gara tale signor Marco Guida da Torre Annunziata è sembrato piuttosto gratuito. Poca roba se confrontato a quanto riesce a fare colui che a due giorni e mezzo ha preso il posto di Orsato nella direzione di questa partita (e già questa cosa non è stata chiarita dall’AIA: perché è stato designato Orsato e poi è stato sostituito con Guida?). A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina e quello che succede dopo il minuto trentasei alimenta e di non poco i sospetti. Succede che dalla punizione ottenuta da Cancellieri e battuta da Grassi, nasce una situazione di confusione nell’area di rigore dell’Udinese. Niang, trattenuto per la maglia, sale in cielo e nel tentativo di deviare la palla, mancando poi il contatto, con il gomito sfiora il volto di Kristensen che poi dopo che la sfera sbatte sul volto del difensore vola a terra. Il pallone invece va sul piede di Maleh che dal limite conclude al volo sotto la traversa portando in vantaggio l’Empoli.
La festa azzurra è ancora una volta gelata dal VAR che richiama il direttore di gara al monitor per giudicare il contatto di Niang. Il gomito del numero dieci è alto ma non è chiaro se c’è il contatto con il volto, ed inoltre c’è anche una trattenuta ai suoi danni. Il Var valuta anche un tocco di mano di Ismajli che non c’è. Alla fine Guida va al monitor e annulla. Poi nel tunnel al rientro dagli spogliatoi si rivolge sgarbatamente anche nei confronti di Niang che gli chiede spiegazioni: le immagini e soprattutto l’audio di Dazn sono inequivocabili.
SECONDO TEMPO – L’Udinese è costretta ad un doppio cambio dopo dieci minuti, con Davis che prende il posto di Brenner ed Ebosele di Ehizibue. E i friulani si costruiscono la palla-gol più importante della partita: cross da destra di Festy e colpo di testa di Devis con Caprile in uscita e pallone che termina fuori di pochi centimetri dal palo più lontano.
Davide Nicola capisce che deve cambiare qualcosa: dentro Fazzini e Walukiewicz al posto di Bastoni e Bereszynski ed Empoli che si riequilibra in campo. Con il passare dei minuti le due squadre si allungano, gli spazi aumentano ma la sensazione è che l’Empoli abbia qualche energia in corpo in più rispetto all’Udinese, forse mentalmente non abituata a tensioni nervose di questo tipo. Nicola tenta le carte Marin e Cambiaghi al posto di Grassi e Cancellieri.
Con la gara che sembra indirizzata verso il classico 0-0 e mentre da Monza arriva l’ufficialità della vittoria del Frosinone, con i ciociari che passano in classifica entrambe le compagini, l’Empoli costruisce l’azione che porta al vantaggio. La costruiscono proprio gli ultimi due nuovi entrati: Marin che pennella a sinistra verso Cambiaghi che viene sgambettato in area da Samardzic. Minuto 90′: dal dischetto un freddissimo Niang trasforma la rete dell’1-0. Cinque di recupero che partono al minuto 91 e venti secondi, cinque minuti di recupero in cui l’Empoli difende e riparte, con il recupero che si interrompe per trenta secondi per crampi accusati da Luperto. A 97′ la partita dovrebbe chiudersi quando invece inspiegabilmente Guida concede la battuta del calcio d’angolo ai padroni di casa. Dalla bandierina Samardzic pennella in area con la difesa azzurra che non riesce a liberare, Caprile respinge un primo tiro a Payero che però è trattenuto vistosamente da Fazzini. Si va ancora al monitor e dopo cinque interminabili minuti, e interminabili discussioni in cui Guida chiama a se capitani e allenatori, decide di assegnare il rigore all’Udinese. Dal dischetto Samardzic indirizza all’angolino con Caprile che intuisce ma non ci arriva. Nel caos precedente si segnala l’espulsione del DS azzurro Pietro Accardi, mentre subito dopo il fischio finale Grassi, dalla panchina, si becca il secondo giallo e viene espulso (salterà la prossima sfida con la Roma, ndr).
Chiariamo: il rigore di Fazzini c’è ed è evidente, ciò che fa pensare è perché sia stato allungato oltremodo e senza giustificazioni il recupero.
Ultima cosa: Marco Guida andrà agli Europei… meglio stendere un velo pietoso.
Fonte: gabrieleguastella.it