Vittima di un rogo appiccato per pulire un fossato: è il riccio recuperato domenica scorsa, 6 marzo, da una signora a Mantova e segnalato, tramite WhatsApp, al Centro Fauna Selvatica IL PETTIROSSO di Modena.
I volontari modenesi hanno consigliato alla donna di rivolgersi al Centro di Recupero di Mantova dove il riccio si trova ora ricoverato.
“Le ustioni provocate dal fuoco appiccato per pulire il fossato – ha spiegato Piero Milani, direttore del Centro modenese – hanno provocato al piccolo animale grandi sofferenze e non è ancora fuori pericolo: le sue condizioni vengono valutate giorno dopo giorno. La pratica di pulire i fossi con il fuoco, benché vietata dalla legge, è ancora molto diffusa e spesso provoca il ferimento, se non la morte, di diverse specie di animali, come tartarughe o ricci, ma anche allodole o fagiani che nidificano a terra. Purtroppo capita ovunque: basti pensare che lo scorso anno nella provincia modenese sono stati effettuati ben sette interventi dai volontari del Centro IL PETTIROSSO proprio per soccorrere animali ustionati. Uno di questi è stato effettuato insieme ai Vigili del Fuoco ed ha consentito di salvare 20 arnie già circondate dalle fiamme: se si considera che in ogni arnia ci sono 50mila api, ci si può immaginare la strage che sarebbe potuta capitare. Per pulire i fossati è consigliabile utilizzare il decespugliatore, ma anche in questo caso occorre, prima di iniziare, controllare l’eventuale presenza di animali nell’area che si vuole pulire”.
Piero Milani sottolinea come alcune piccole accortezze siano fondamentali per salvare la vita di altri esseri viventi: “Dovremmo sempre tenere presente che su questo pianeta non ci siamo solo noi. Per le emergenze abbiamo messo a disposizione due numeri: 339-8183676 oppure 339-3535192.
Sono tantissimi gli interventi effettuati dai volontari del Centro Fauna Selvatica IL PETTIROSSO: oltre 7000 in un anno, nonostante le crescenti difficoltà dovute al particolare momento storico e al fatto che viviamo solo grazie alle donazioni volontarie, purtroppo sono sempre più rare, mentre le emergenze sono in costante crescita”.
Federica Boccaletti