Sono salvi gli asinelli dell’allevamento di Forcello di San Possidonio, nella Bassa modenese che, dopo il fallimento dell’azienda che li allevava, rischiavano di finire al macello.
L’associazione animalista Horse Angels, che ha avviato la raccolta fondi online, è riuscita a mettere insieme oltre 56mila euro e ad entrare in possesso dei 57 asini finiti all’asta. L’aggiudicazione è avvenuta per 33 mila euro, 40.326 inclusi gli oneri accessori, l’asta svoltasi ieri, martedì 5 marzo, è durata sei ore e mezza e sono arrivati sedici rilanci.
“Grazie a tutti voi per il sostegno -, scrive sulla propria pagina Facebook Horse-Angels ODV – abbiamo riscattato gli asinelli di San Possidonio, alla cifra di 33mila euro, €40.326,00 con tasse e oneri, da saldare entro l’8 di marzo.
Continuate a sostenere gli asinelli, magari con l’adozione a distanza.
Grazie ancora a tutti, un abbraccio, gli asinelli di San Possidonio“.
Interviene sull’esito della vicenda anche OIPA: “L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) – si legge in un comunicato stampa –, che ha dato la notizia di tale assurda procedura, si rallegra per questo lieto fine, ma ribadisce come sia inaccettabile che esseri senzienti finiscano all’asta tra automobili, biciclette, banconi industriali e merci varie.
Quella dell’asta di animali è una procedura amministrativa non etica nella quale gli animali sono considerati meri oggetti. In questo, la legislazione italiana è molto lontana dal recepimento del Trattato di Lisbona del 2007, che tutela gli animali in quanto “esseri senzienti”.
Federica Boccaletti