Ottavia Piana, la speleologa infortunatasi e rimasta intrappolata in una grotta nella Bergamasca, è stata trasportata già ieri sera in un punto dove è stato allestito un campo base riscaldato. Dalla mattinata di oggi, lunedì 16 dicembre, la barella sta faticosamente procedendo per superare il tratto più stretto della grotta, che va disostruito.
Lo ha riferito stamani il CNSAS Veneto, in azione per i soccorsi nella grotta “Abisso Bueno Fonteno“.
“Alle ore 13:30 di ieri pomeriggio – si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico-CNSAS – l’infortunata è stata trasportata in un punto all’interno della grotta dove è stato allestito un campo base riscaldato. Alle 18:00 sono iniziate le attività di disostruzione del tratto più stretto nel quale la barella, per mano dei soccorritori, ha iniziato a muoversi poco dopo. Il tratto più stretto – alle ore 8:00 di questa mattina – non è ancora stato superato dalla barella e dai soccorritori. Dal termine del tratto più stretto all’uscita seguirà un lungo tragitto, sempre impervio ma più lineare. L’infortunata è vigile e collaborativa. All’interno della grotta sono presenti circa 20 soccorritori per il trasporto della barella e per le attività di disostruzione dei meandri più stretti. Tra i soccorritori anche personale sanitario che si occupa di monitorare le condizioni sanitarie della donna. Le tempistiche di uscita sono ancora incerte, ma sicuramente lunghe.
Le operazioni proseguiranno senza sosta. Sono previsti numerosi cambi alle squadre di soccorritori all’interno della grotta. Sul posto sono presenti un’ottantina di tecnici provenienti da molte regioni italiane.
Ai soccorritori veneti – conclude il post -, tra i quali due sanitari, si stanno unendo altri volontari. Una squadra partirà domattina“. (fotografia dalla pagina Facebook Soccorso Alpino e Speleologico-CNSAS)