E’ pesantissimo il bilancio della tragica esplosione verificatasi nella mattinata di oggi, lunedì 9 dicembre, intorno alle 10.20, nella raffineria di un sito Eni a Calenzano (Firenze): si registrano 2 persone morte, 9 feriti e 3 dispersi.
Lo scoppio è stato molto forte tanto da essere avvertito in diverse zone della provincia fiorentina e la nube di denso fumo nero sprigionatasi era ben visibile anche a svariati chilometri di distanza.
Sull’autostrada A1 è stata riaperta l’uscita di Calenzano ed è stata inoltre ripristinata la regolare circolazione dei treni, come si legge sul sito internet del Comune di Calestano, anche se continua la raccomandazione a non transitare nella zona dello stabilimento se non per necessità.
Sempre sul sito del Comune si legge che “ARPAT comunica che non ci sono rischi per la salute causati dall’incendio.
PUBLIACQUA informa i cittadini dei Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato che, in merito all’incidente verificatosi questa mattina all’Impianto ENI di Calenzano, non si registrano problemi di potabilità sull’acqua del pubblico acquedotto. Publiacqua proseguirà comunque a monitorare l’evolversi della situazione anche nelle prossime ore e nei prossimi giorni, a garanzia della qualità dell’acqua erogata”.
Il Comune comunica inoltre che è stato proclamato il lutto cittadino per le giornate di oggi e domani, martedì 10 dicembre.
Secondo una prima ricostruzione, l’esplosione sarebbe avvenuta a seguito della perdita di liquido durante le operazioni di ricarica delle autobotti. E’ quanto si apprende dagli inquirenti, come riportato dall’Ansa. L’area in cui è avvenuta la deflagrazione è stata posta sotto sequestro. (fotografia di repertorio)