“Il cavo era tranciato a terra e il sistema di freni di sicurezza pacificamente non ha funzionato perché la cabina si sarebbe bloccata. Perché questo si sarebbe verificato è oggetto dell’accertamento che sarà svolto”. E’ quanto ha affermato Olimpia Bossi, procuratore capo di Verbania, che si occupa della tragedia di ieri della funivia Stresa-Mottarone, come riporta l’Adnkronos.
Si indaga per “omicidio colposo plurimo” per le 14 vittime e “lesioni colpose per il bimbo ferito”, ma il procuratore capo Olimpia Bossi è pronta anche a procedere per “disastro colposo, una fattispecie specifica prevista come attentato colposo alla sicurezza dei trasporti”.
Determinanti gli accertamenti sui dispositivi di sicurezza: potrebbero essere la causa, come riporta La Repubblica, della caduta della cabinovia, nonostante la manutenzione dell’impianto risulti in regola. Gli investigatori, che hanno messo sotto sequestro l’area, lavoreranno anche sulla documentazione dell’autunno scorso relativa ai controlli magnetoscopici dei cavi e chiederanno una lunga serie di perizie.
L’unico sopravvissuto del disastro è Eitan, bambino di 5 anni che ha perso l’intera famiglia, madre, padre e fratellino. “Per essere riuscito a sopravvivere al terribile impatto è probabile che il padre, che era di corporatura robusta, abbia avvolto con un abbraccio suo figlio”. È quanto avrebbero rivelato fonti interne all’Ospedale Infantile Regina Margherita, dove Eitan si trova ricoverato in terapia intensiva. Lo riporta l’agenzia Agi. Il piccolo è intubato e sedato. (fotografia dal sito internet Vigilfuoco.tv)