C’è un cauto ottimismo per Eitan, il bambino di 5 anni, unico sopravvissuto al tragico incidente della funivia Stresa- Mottarone, accaduto domenica mattina, nel quale hanno perso la vita 14 persone, tra cui la famiglia del piccolo residente nel Pavese: la madre Tal Peleg, 27 anni, il padre Amit Biran, 30 anni, e il fratellino Tom di due anni. Con loro c’erano anche i due bisnonni del piccolo, Barbara Cohen Konisky e Itshak Cohen, che erano arrivati in Italia da Israele per una breve vacanza insieme ai parenti.
Oggi i medici dovrebbero iniziare a risvegliare gradualmente Eitan, ricoverato sotto sedazione all’Ospedale Infantile Santa Margherita di Torino. Come riporta l’Ansa, ieri è stata eseguita una risonanza magnetica che non ha evidenziato danni neurologici a livello celebrale né del tronco encefalico. Un esito che fa ben sperare i medici e li induce ad avere più fiducia sulle possibilità di recupero.
Intanto sul fronte delle indagini, i punti cardine sono un cavo tranciato e il mancato funzionamento del sistema frenante di sicurezza. La Procura di Verbania ha aperto formalmente un fascicolo per omicidio colposo plurimo, disastro colposo con messa in pericolo della sicurezza dei trasporti e lesioni gravissime.
Come riferisce l’Ansa, nelle prossime ore, non appena il quadro delle società e degli enti coinvolti nella gestione e manutenzione dell’impianto sarà preciso, si procederà alle iscrizioni nel registro degli indagati. Un atto dovuto come primo passo di un’inchiesta tecnica, necessario per poi procedere con una consulenza che avverrà con la forma dell’accertamento irripetibile. L’incarico sarà affidato “a esperti in trasporti a fune, ingegneri altamente specializzati – ha spiegato il procuratore Bossi – del Politecnico di Torino”. Accertamento a cui anche gli esperti nominati dagli indagati potranno partecipare. (fotografia di copertina da vigilfuoco.tv)