Ha ucciso la ex moglie, sparandole, poi, prima di togliersi la vita, ha freddato con un colpo alla nuca anche l’attuale fidanzata.
Come scrivono diversi media, nella mattinata di ieri, mercoledì 8 giugno, l’ex camionista 42enne bosniaco Zlatan Vasiljevic ha atteso che l’ex moglie, Lidia Miljkovic, sua coetanea, raggiungesse la villa nella quale lavorava come colf, e l’ha uccisa a colpi di pistola. E’ accaduto a Vicenza. L’uomo era stato in prigione per una condanna per violenze e maltrattamenti contro la moglie. Vasiljevic l’ha raggiunta mentre la vittima era ancora al volante della sua auto e le ha sparato sette colpi. La donna è riuscita ad uscire dall’abitacolo ed ha cercato di fuggire, senza però riuscirci.
Per assicurarsi la fuga, l’uomo avrebbe inoltre fatto esplodere un paio di granate che ovviamente hanno seminato il panico tra i residenti. Ed è partita una vera e propria caccia all’uomo: nel frattempo gli inquirenti hanno raggiunto i due figli, i genitori e l’attuale compagno di Lidia Miljkovic e li hanno portati in questura per proteggerli dal killer in fuga.
Vasiljevic nel frattempo si era messo al volante della Mazda grigia della fidanzata Gabriela Genny Serrano, venezuelana di 36 anni, uccisa con un colpo di pistola alla nuca, ed aveva imboccato la tangenziale sud.
Poi sentendosi in trappola, si è fermato, si è seduto nel sedile posteriore accanto alla compagna morta ed ha cercato di farsi esplodere con una bomba a mano. Tentativo andato a vuoto: a quel punto Vasiljevic si è sparato in bocca.
L’auto con i due cadaveri è stata ritrovata in una piazzola della tangenziale ovest di Vicenza nel pomeriggio, intorno alle 15.30. (fotografia di repertorio dalla pagina Facebook della Questura di Ferrara)