Ha preso il via oggi, lunedì 20 settembre, la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid destinata ai soggetti fragili e a rischio (circa tre milioni di pazienti). Si tratta di una dose aggiuntiva, ad almeno 28 giorni dalla seconda dose, che va a completare il ciclo vaccinale primario di due dosi, per raggiungere un’adeguata risposta immunitaria.
I vaccini somministrati sono quelli a mRna (Pfizer e Moderna). Dopo le categorie considerate fragili (immunodepressi, trapiantati e malati oncologici), verranno le dosi “booster” per chi, a distanza di tempo, ha bisogno di rinforzo per via delle varianti, come gli over-80, i sanitari e i residenti nelle Rsa. Questa andrà somministrata a 6 mesi dall’ultima dose.
Uno studio condotto in Israele e pubblicato sul New England Journal of Medicine, sulla base dei dati del Ministero della Salute israeliano sugli over 60 vaccinati con ciclo completo, evidenzia, come riporta l’Ansa, che rispetto alla variante Delta, la terza dose Pfizer “porterebbe l’efficacia del vaccino tra i soggetti che hanno ricevuto il richiamo a circa il 95%, un valore simile all’efficacia del vaccino originale riportata contro la variante Alfa”. (fotografia di repertorio di centro vaccinale)