Era stata arrestata sabato scorso, 4 novembre, con l’accusa di aver ucciso soffocandoli, in momenti diversi, i due figli Alice e Mattia, rispettivamente di 4 e 2 mesi.
La 27enne residente a Pedrengo, Bergamo, si è presentata davanti al gip ma, come riportato dalla stampa locale, si sarebbe avvalsa della facoltà di non rispondere, scegliendo dunque di non parlare.
La donna è stata interrogata nella mattinata di oggi, martedì 7 novembre, nella camera di sicurezza dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dov’è stata trasferita ieri dal carcere per scongiurare gesti autolesionistici.
All’interrogatorio hanno preso parte anche il pm Maria Esposito titolare del caso e il legale della donna, l’avvocato Luca Bosisio.
Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Bergamo, la 27enne avrebbe soffocato i suoi due figli a meno di un anno di distanza l’uno dell’altro.
Alice era deceduta il 15 novembre 2021 a 4 mesi di vita e la sua morte venne attribuita al fatto di aver aspirato troppo latte dal tubo endotracheale. Mattia, invece, è deceduto il 25 ottobre dell’anno successivo a 2 mesi di vita. Fu la morte del secondo figlio a far scattare degli accertamenti e le indagini: dall’autopsia era emerso che la morte del piccolo Mattia era stata provocata “da asfissia meccanica acuta da compressione del torace“. (fotografia di repertorio)
